Una fondazione per Antonio Valiante

Carmela Santi
Antonio Valiante

Una fondazione per portare avanti il lavoro politico e amministrativo dell’onorevole Antonio Valiante. E’ il progetto su cui sta lavorando la famiglia. Ad annunciarlo il figlio Simone, a venti giorni dalla scomparsa del padre.

“Un pensiero – dice – che mi aiuta a superare questo momento di grande sofferenza”- Per oltre cinquant’anni Valiante ha avuto l’onore e l’onere di rappresentare un territorio da sempre ai margini, tanto dall’amministrazione centrale quanto da quella regionale e provinciale. Con lui il Cilento ha conosciuto una nuova stagione di crescita economica, culturale e morale. La sua esperienza politica non è destinata a finir nell’album dei ricordi, deve arrivare ai cuori di chi vuole migliorare le sordi del territorio. “La fondazione – ribadisce Valiante Junior – dovrà avere questo obiettivo”.

Simone e il fratello Diego ricordano le lotte del papà sui temi ambientali, tra cui la conquista del Parco Nazionale, la rielezione alla Camera nel’96 e forse un ministero importante, la viabilità con la Cilentana, la Bussentina, i porti della costa cilentana e la sua passione per la sanità pubblica per stare vicino alle classi deboli che non possono pagare cure in cliniche private. L’ospedale San Luca, sua creatura, divenne un fiore all’occhiello per il sud Italia, il primo ad aprire una neurochirurgia fuori da Napoli, tutto con economie di bilancio.

“Come non ricordare – dice Simone Valiante – la difesa in solitudine dell’Asl Sa3, scippata al nostro territorio da falsi paladini della nostra terra”. Pochi giorni prima di morire l’onorevole aveva chiesto al figlio di convocare i sindaci per discutere del nuovo piano ospedaliero su cui aveva perplessità. Valiante era sempre un passo avanti, anche se gli costava sul piano elettorale. “Lo poteva fare – ricordano i figli – perché non usava l potere per arricchirsi, come figlio di un fabbro ha fatto politica per tanti anni senza intascare soldi. Per lui era uno strumento per tenere unito un territorio poco popolato, con un’orografia difficile. Il nostro territorio sarebbe tanti anni più indietro senza l’unità che il suo lavoro di mediazione è riuscito a garantire”.

L’onorevole ha avuto avversari nel suo percorso politico, ma molti sono stati i compagni di viaggio. Tanti sono rimasti, altri sono andati via, altri ritornati. “In ogni caso – ricorda Simone Valiante, perché ha sempre lavorato per il bene comune”. La speranza della famiglia Valiante è che il suo esempio sia di guita per i giovani e per chi verrà dopo, perché il Cilento “ne ha tanto bisogno”.

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