La denuncia: nel Vallo di Diano assistenza sanitaria carente

Redazione Infocilento
Medico

“Se nel Vallo di Diano hai la fortuna di invecchiare, ma in età avanzata ti succede di dover ricorrere ai servizi dell’ASL, ed avere bisogno di assistenza domiciliare, allora, è meglio accendere un cero e sperare in un miracolo”. Esordiscono così dal MeetUp 5 Stelle di Sassano nel denunciare la situazione della sanità sul comprensorio.


L’episodio

I pentastellati raccontano un fatto accaduto di recente: “Succede che un paziente anziano operato a seguito di una frattura del femore venga dimesso dall’ospedale di Polla nonostante fosse consigliabile una continuazione della degenza e venga lasciato senza nessun tipo di assistenza a domicilio. Arrivato a casa delirante, con valori ematici compromessi e piaga da decubito, ancora oggi, a più di un mese dalle dimissioni, si trova senza nessun tipo di assistenza domiciliare da parte del sistema sanitario pubblico, nonostante la richiesta di attivazione dell’A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) all’ASL di Sala Consilina”.


La denuncia

Il protagonista della vicenda è di Sassano. Il dito è puntato sull’A.D.I.: “quel servizio che dovrebbe garantire ai pazienti non autonomi un insieme di prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali a domicilio. Dovrebbe consentire all’ammalato di accorciare i tempi di recupero, anche in attesa della riabilitazione e, magari, sarebbe dovuto essere stato richiesto e programmato dallo stesso ospedale prima delle avventate dimissioni, ad altissimo rischio, del malato o dal medico curante, prima ancora che dai familiari dopo una “via crucis” in giro per uffici”. “Ma, ad oltre un mese dall’intervento chirurgico, dell’A.D.I. non vi è traccia e l’intervento coordinato di più figure professionali impegnate nel ridare autonomia e dignità ad una persona anziana, non-autosufficiente, è una mera illusione”, denunciano i 5 Stelle.

“Un territorio dove è complicato nascere ma, ancor di più sperare di essere curati. I più elementari servizi, se non sono stati cancellati, sono negati e, quel che è ancora più miserabile, a pagarne le conseguenze sono soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Una popolazione sempre più anziana e abbandonata la cui assistenza viene fatta gravare interamente sulle famiglie che devono caricarsi dei costi e disagi. Se si è soli, se si è anziani, non resta che sperare che non ti succeda mai niente o appellarsi a qualche santo in Paradiso”, concludono dal MeetUp

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