Riapertura del canile di Cicerale: la proposta divide

Ernesto Rocco

L’ex canile di Cicerale potrebbe riaprire i battenti e diventare una struttura comprensoriale a disposizione di tutti i comuni dell’Unione Alto Cilento. Lo ha reso noto il sindaco di Agropoli Adamo Coppola che nei giorni scorsi è stato proprio a Cicerale insieme ad alcuni componenti di associazioni animaliste (leggi qui).

«Si sta valutando la possibilità, compatibilmente con i costi per adeguarlo, di creare una struttura comprensoriale – ha spiegato Coppola – Un canile di prossimità darà modo anche ad adozioni più facili». La proposta ha trovato favorevoli anche i volontari che da anni si occupano dei randagi presenti sul territorio, «purché la struttura venga affidata alle istituzioni e non a privati», dicono. Riaprire il canile di Cicerale non è però una ipotesi che trova tutti concordi.

Proprio dal comune del Cilento collinare emergono perplessità (leggi qui). «Indubbiamente quell’area, per la sua vocazione paesaggistica ed ambientale, non è assolutamente idonea a poter accogliere e gestire il fenomeno del randagismo in modo comprensoriale, sopperendo alle esigenze numeriche di tanti comuni», ha spiegato il consigliere comunale ed ex vicesindaco Pasquale Valente. Nelle scorse settimane, la questione del canile, era stata discussa anche nell’assise, spaccata tra favorevoli (tra questi il sindaco Carpinelli) e contrari. La proposta, infine, è stata rinviata.

Valente indica una via alternativa al canile: «avviare un discorso sinergico tra l’Amministrazione, l’Asl, Associazioni Animaliste, volontari, affinché si promuovano campagne di sterilizzazione, sensibilizzazione ed informazioni». Intanto a far emergere perplessità sono anche i residenti della zona che sembrano contrari a riavere un canile attivo.

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