Lo scoiattolo bianco di Scario

Chiara Esposito
Foto di Andrea Sorrentino

Si chiama Callosciurus finlaysonii Horsfield, lo scoiattolo variabile, completamente bianco, protagonista dello scatto virale di Andrea Sorrentino, il quale si aggirava indisturbato tra la vegetazione di Scario.

Si tratta, difatti, di una specie prevalentemente arboricola, con abitudini diurne, originaria del sud est asiatico.  Agli inizi degli anni ottanta questa specie venne introdotta, per mano dell’uomo, anche in Italia. Due  le località interessate, Acqui Terme, in Piemonte, e  Maratea, in Basilicata.

Con il passare del tempo però, questi esemplari, hanno esplorato nuovi territori estendendosi così, nei comuni di Sapri e Vibonati (leggi qui).

Nelle ultime ore, lo scoiattolo bianco di Scario , ha catturato non solo l’attenzione del web, ma anche quella  del naturalista Rosario Balestrieri, il quale ha dichiarato a la Repubblica: “Al di là della bellezza dell’esemplare,  si tratta di una specie aliena, la cui diffusione nel Parco del Cilento rischia di avere effetti negativi sulle altre specie, in particolare sullo scoiattolo meridionale, a rischio estinzione”.

Un’altra preoccupazione riguarda anche la vegetazione autoctona. L’ alimentazione di questi animali, si basa primariamente su semi, fiori e frutti, pertanto ciò comporterebbe scortecciamenti e consumo di frutti vari. Non a caso a Maratea, anni addietro, venne intrapreso un progetto di monitoraggio della specie al fine di tutelare e ripristinare il patrimonio arboreo.

Resta comunque affascinante la presenza di questi scoiattoli sul territorio, animali furbi ed intelligenti, nonostante l’indole dispettosa e giocherellona.

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