Agropoli: freddo a scuola, l’ira degli studenti del “Gatto”

Costabile Pio Russomando
Liceo Gatto

AGROPOLI. Riscaldamento spento o a temperatura inadeguata per riparare gli studenti dal freddo, scatta lo sciopero. Accade presso il liceo “Alfonso Gatto” di Agropoli, i cui alunni già da alcuni giorni stanno manifestando il loro malcontento per la situazione. L’impianto, come già segnalato negli anni scorsi, risulterebbe inadatto per la struttura, a ciò si aggiunge il periodo limitato di accensione dei riscaldamenti (circa 5 ore).

La situazione

Questa mattina la temperatura è stata ridotta già dalle 9.30 e ciò ha determinato, stando alle denunce degli studenti, un “notevole raffreddamento della scuola nelle ore successive”. I ragazzi sono in un vero e proprio stato di disagio e lamentano una “situazione non consona a quella di una scuola”.

“Il dirigente – ha spiegato il rappresentante d’istituto, Vincenzo Romeo – sta dimostrando disponibilità, ma nonostante questo il problema c’è e non e stato ancora risolto”. Il dito è puntato contro la Provincia di Salerno, responsabile del plesso scolastico. “I ragazzi – ha proseguito Romeo – minacciano di non presenziare a scuola fino alla risoluzione dei problemi, attuando manifestazioni sia ad Agropoli che a Salerno”.

Le richieste degli studenti

“In veste di Rappresentante di Istituto mi sento in dovere di essere indignato rispetto ad una situazione che si protrae ormai da anni – ha spiegato Vincenzo Romeo – i ragazzi hanno dei diritti, non possono e non devono rinunciarvi per nessun motivo. Siamo pronti a combattere, per la scuola, per la nostra scuola che rappresenta noi e il nostro futuro, lo faremo con tutte le nostre forze!”.

Le reazioni della politica

Questa mattina anche il consigliere comunale Gisella Botticchio ha deciso di effettuare un sopralluogo presso il liceo “Gatto”. “Ho trovato una situazione un po’ anomala – ha spiegato – i ragazzi che lamentano il freddo nelle aule, però negli uffici e nelle stanze dei funzionari ci sono i condizionatori”. Di qui l’appello alla Provincia a verificare la situazione: “C’è chi può stare in canottiera e chi deve battere i denti per il freddo (ai ragazzi spetta il freddo)”.

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