Futani: approvato il progetto di riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica

Angela Bonora
Lampioni

Il Comune di Futani approva il progetto definitivo di “riqualificazione ed efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione pubblica”.

Il bando interessa riqualificazione e gestione delle luminarie e nello specifico:

  • per un periodo di 9 anni, l’esercizio e la manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria, di tutti gli impianti di illuminazione pubblica presenti all’interno del territorio comunale, esclusa la spesa per la fornitura di energia elettrica;
  • la progettazione esecutiva, il finanziamento, la realizzazione, la direzione lavori e la successiva gestione degli interventi di carattere impiantistico e gestionale, finalizzati a generare un significativo risparmio energetico, da reimpiegarsi per la realizzazione di interventi finalizzati ad una maggiore efficienza energetica e luminosa, nonché ad aumentare le economie di gestione, secondo quanto verrà proposto in sede di progetto-offerta;
  • il completo adeguamento normativo e la riqualificazione tecnologica, in ottemperanza ai contenuti della normativa vigente;
  • la sostituzione dei sostegni e delle linee elettriche, non conformi alle norme di settore o deteriorati e non più riutilizzabili;
  • la predisposizione degli impianti a supportare eventualmente i servizi tecnologici innovativi a beneficio della collettività meglio definiti con il concetto di smart city.

Lo scopo dei lavori di riqualificazione tecnologica è quello di puntare al risparmio energetico. Le opere saranno realizzate attraverso un “appalto misto”, servizi – lavori. L’importo a base d’asta è fissato in circa 325 mila euro.

L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Aniello Caputo, negli ultimi tre anni, ha sostenuto un costo medio annuo di circa 76 mila euro, per la gestione degli impianti di pubblica illuminazione; la rata annua di circa 64 mila euro consentirà un risparmio, per i 9 anni dell’affidamento, di almeno il 15% e successivamente ai 9 anni dell’affidamento di circa il 65%.

Condividi questo articolo
Exit mobile version