Caso Koulibaly: le squadre cilentane si schierano contro il razzismo

Omar Domingo Manganelli

Non tardano ad arrivare le reazioni dal mondo del calcio per gli inqualificabili gesti di razzismo da parte dei tifosi dell’Inter nei riguardi di Kalidou Koulibaly, difensore roccioso del Napoli, bersaglio per tutto il match dei beceri “buu” levati in coro dalle frange più violente ed estremiste del tifo nerazzurro.

La società milanese ha ribadito la propria estraneità ai fatti, dovrà sorbirsi due giornate da disputare a porte chiuse e ha lanciato un monito ai propri sostenitori: “No al razzismo. Chi non lo accetta non è uno di noi”. Tutti sono scesi al fianco di Koulibaly che, attraverso ai social si è detto orgoglioso del: “colore della sue pelle, di essere senegalese, napoletano e uomo”, dal messaggio di Cristiano Ronaldo, a quel “Basta” di capitan Icardi che si è detto pronto a cedere la fascia di capitano al calciatore ghanese Asamoah.

Nel Cilento la prima società a schierarsi contro il razzismo, è stato il Lentiscosa Calcio del presidente Fimiani, che nella mattinata di ieri, ha postato sulla propria pagina Facebook un messaggio che, è anche una chiara presa di posizione:

NOI SIAMO KOULIBALY💚 #RESPECT. Presa di posizione netta anche da parte della Polisportiva Marina del presidente Pezzuti che, nella rosa a disposizione di mister Infantini, vede tanti ragazzi di colore utili alla causa. Oltre a queste due società tante altre stanno esprimendo il proprio dissenso a quanto accaduto a Milano.

In Italia il fenomeno del razzismo sta prendendo una piega sempre maggiore anche negli stadi. Servirebbe rispetto ed una diversa educazione calcistica con inasprimento delle pene una volta individuati i soggetti, verso chi, questo sport intende rovinarlo con atti vigliacchi e vandalici (come accaduto all’esterno di San Siro e la conseguente morte di un tifoso dell’Inter), oppure fermarsi e dire basta dinanzi a questa piaga sociale.

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