Serie D, Gelbison: pari d’oro a Gragnano

Costabile Pio Russomando

Allo Stadio “San Michele” di Gragnano la Gelbison riesce a strappare un punto che dà morale in una fase negativa del campionato contro una diretta concorrente per la salvezza, distante 3 punti in classifica. Che la posta in palio della gara sia alta lo dimostra il gioco. Il copione vede il Gragnano fare la gara, la Gelbison difendersi, ma entrambe le formazioni si mostrano per lunghi tratti contratte e poco lucide.

Poche occasioni degne di nota nei primi 45 minuti e porta la firma di La Monica che dopo due giri di lancette tenta di beffare l’estremo difensore D’Agostino inutilmente. A riempire i taccuini dei cronisti ci pensa Evacuo che al 20′ si fa ingenuamente espellere per un colpo proibito ai danni di un avversario confermando che quest’annata per lui è più che negativa. Negli ultimi 15 minuti ci provavano Cavaliere e La Monica ma senza esito. Quando il direttore di gara fischiava la fine del primo tempo il risultato era bloccato sullo 0 a 0.

Negli spogliatoi mister Campana è più bravo nell’indottrinare i suoi calciatori che entrano in campo motivati a trovare la via del gol. La squadra di De Felice, invece, rimasta in 10, può solo difendersi e provare a ripartire senza sbilanciarsi troppo. Al 4′ un brivido si fa sentire sulla schiena dei calciatori in divisa rossoblu quando Achaval calcia a botta sicura ma il palo gli nega la gioia del gol. Al 14′ è Tascone su assist di Elefante a tentare la deviazione vincente ma la sua mira è forse rimasta negli spogliatoi. E’ un assalto che cala di intensità intorno al 30′ quando Campana cerca nei cambi la soluzione all’inoffensività dei suoi che fanno gioco ma non riescono a superare una Gelbison che si difende a denti stretti.

Al 39′, poi, anche i gialloblu restano in 10. Chiariello commette un fallo su Merkaj che gli costa il doppio giallo e va a bere un tè caldo negli spogliatoi. Accade poco nelle fasi successivi e dopo sei minuti di recupero le due squadre si stringono la mano e si dividono la posta in palio.

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