La proposta di Salvatore Iannuzzi: un unico grande ospedale del Parco

Katiuscia Stio

“Non possiamo più pensare ad ospedali fotocopia … occorre creare un unico grande ospedale, vale a dire gli Ospedali Riuniti del Parco ciascuno attrezzato, tanto per dare risposta alle emergenze – urgenze territoriali, quanto ai bisogni assistenziali specialistici”. È quanto sostiene Salvatore Iannuzzi, presidente della comunità del parco. “Tutta l’ offerta sanitaria possibile deve essere contenuta in area Parco – aggiunge – dobbiamo mantenere in loco le nostre risorse evitando la migrazione sanitaria e quindi il depauperamento economico. Ogni paziente assistito fuori dal nostro Territorio cede risorse ad altri territori,ad altre regioni … ci impoverisce ulteriormente.”

Per Iannuzzi” Occorre avere ospedali con vocazioni mono specialistiche, capaci di attrarre risorse da altri territori,capaci di implementare l’economia e garantire i fondi necessari per i servizi sanitari di base che oggi non reggono,data l’inconsistenza demografica delle nostra comunità”.

Continua poi dicendo: “l’area Parco deve riscoprire la propria identità e rivendicare un’autonomia. Le grandi città italiane vivono grazie al contributo alle sovversioni climatiche fornito da un’area geografica che paga un prezzo altissimo per garantire la biodiversità e la natura protetta. Vivere nell’ area protetta costa di più che altrove. Lo stato deve compensarci sia in termini di fiscalità di vantaggio sia mediante un sostegno ai servizi. Non possiamo immaginare una strategia nazionale per le aree interne imperniata su sanità e scuola da un lato e dall’ altro il taglio di ospedali e scuola …o facciamo sostegno o tagli … occorre, in maniera coerente, legiferare in merito e stabilire deroghe specifiche nei parametri di legge per il mantenimenti di servizi essenziali nelle aree interne. Oggi dobbiamo lavorare a due mani,sostenendo la richiesta del Territorio e del Governatore De Luca per ottenere dal ministero dalle salute la deroga per i due punti nascita di Polla e Sapri e nel contempo dobbiamo lavorare, alacremente, per progettare e realizzare un grande sogno gli OSPEDALI RIUNITI DEL PARCO”

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