La proposta di Paestum per i regali natalizi: biglietto annuale, promozione a 10,00 Euro

Comunicato Stampa

Vivere il sito archeologico meglio conservato della Magna Grecia per un anno intero al prezzo di un biglietto del cinema – è questa la proposta che il Parco Archeologico di Paestum promuove per il periodo natalizio. Il biglietto annuale “Paestum Mia”, infatti, sarà acquistabile a 10,00 Euro nel periodo dall’8 al 31 dicembre e consente l’accesso al sito e al museo per 365 giorni e la partecipazione a molte iniziative promosse dal Parco Archeologico.

In programma, tra l’altro, una mostra dedicata all’opera di Sergio Vecchio, artista “pestano” deceduto a febbraio di quest’anno, che nei suoi lavori si è molto occupato della contemporaneità dell’archeologia e del mito di Paestum.

“Il biglietto annuale – fa sapere il direttore Gabriel Zuchtriegel – mi sembra un’ottima idea come regalo di Natale, perché così possiamo donare ai nostri cari un’esperienza singolare e diversa che si può fare solo in questa terra.” L’obiettivo che il Parco Archeologico di Paestum persegue con questa iniziativa è soprattutto quello di coinvolgere maggiormente le comunità di riferimento sul territorio. “Vogliamo aprire le porte a un tipo di fruizione quotidiana che può consistere anche in una passeggiata rigenerante o nel rivedere un’opera o un monumento che ci ha colpito sotto un’altra luce o a leggere un libro all’ombra dei templi e così via. Ovviamente sono inclusi anche i laboratori per bambini e adulti che si svolgono ogni giorno, escluso il lunedì, alle ore 11:00 in maniera gratuita per tutti i visitatori.”

Con questa iniziativa, il Parco Archeologico di Paestum mira ad aumentare l’accessibilità economica del sito per le persone del territorio, anche se il biglietto annuale è acquistabile da tutti. “In questo modo – dice il direttore – vogliamo dare seguito all’auspicio del Ministro Alberto Bonisoli di creare una sempre maggiore accessibilità anche economica per i residenti e di rinforzare il ruolo sociale dei luoghi della cultura, che appartengono a tutti.”

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