Camerota “salva” il Maracuoccio di Lentiscosa: Comune pagherà Slow Food a rate

Luisa Monaco
Maracucciata

CAMEROTA. Sbloccato il pagamento di 6500 euro per il presidio slow food del Maracuoccio. Il Comune di Camerota, infatti, aveva siglato esattamente due anni fa, un accordo di collaborazione con Slow Food Italia per l’attivazione del presidio Slow Food “il Maracuoccio di Lentiscosa” inserendolo nella rete dei presidi italiani. 6500 euro era la somma che l’amministrazione comunale riconosceva per la partecipazione delle spese dell’associazione. Dopo due anni, però, tale cifra non era stata ancora pagata.

Problema sbloccato in questi giorni dal sindaco Mario Scarpitta e dalla Giunta Comunale. L’Ente pagherà in rate annuali per tre anni: la prima rata da pagare entro dicembre è di 2000 euro, le altre due da 2500. La somma è stata impegnata dalle economie dei capitoli di spesa della delega alla Cultura Teresa Esposito.

Il Maracuoccio è un legume tipico del Cilento e in particolare di Lentiscosa. Si tratta di un prodotto da tutelare e questo è l’obiettivo del presidio Slow Food “Maracuoccio di Lentiscosa”, gestito dalla condotta di Camerota e Golfo di Policastro.

«Il Maracuoccio è una identità del nostro comune e va tutelata affinché coltivatori ed imprenditori locali possano ottenere il massimo rendimento – ha spiegato l’assessore Teresa Esposito – Non tutelare questa “iniziativa” significherebbe dissolvere l’impegno messo in atto dai nostri produttori locali che intorno al “Maracuoccio” hanno già creato una microeconomia locale seguendo la filiera della promozione, produzione e commercializzazione».

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