Capaccio Paestum, il sindaco Palumbo rassicura: la Piscina Poseidone riaprirà

Paola Desiderio

«Quando mi sono insediato ho trovato la piscina che era una trappola per i bambini perchè la controsoffittatura si poteva staccare da un momento all’altro e quindi avrebbe investito i bambini. Avrebbe potuto ammazzare qualcuno e sarebbe successa un’altra Genova, un altro ponte Morandi» lo ha dichiarato il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, ai microfoni del programma “Dalla A alla Z” di Infocilento Web Radio, condotto da Antonella Agresti e Antonio Zerino. «Io con senso di responsabilità, visto che eravamo ancora nei tempi per chiedere i danni a chi aveva realizzato la piscina, inaugurata prima che io diventassi sindaco, con la mia amministrazione ho avviato tutte le procedure necessarie, prima di tutto per evitare che accadesse una tragedia, perchè non me lo sarei mai perdonato, sia come sindaco e  amministratore della città che come padre. Me lo sarei portato sulla coscienza per tutta la vita». La Piscina Poseidone, che era in funzione da settembre 2016, dopo essere costata circa 3 milioni di euro, è stata chiusa a marzo di quest’anno proprio per i problemi riscontrati nella struttura. «Quindi innanzitutto abbiamo fatto quello che era necessario: eliminare il pericolo. – ha proseguito il primo cittadino – Poi abbiamo avviato le procedure di messa in mora dell’impresa che aveva realizzato la struttura. Il tribunale di Salerno ha nominato il consulente tecnico d’ufficio che si è dimesso. Ora aspettiamo la nomina di un secondo ctu che vada a verificare i danni. Noi abbiamo fatto fare la perizia a un tecnico di parte e abbiamo contestato all’impresa ogni cosa che non era al suo posto, per una somma di 350 mila euro. Tutto questo è stato trasferito al giudice che ha nominato il ctu che dirà se è giusto quello che diciamo noi o quello che dice l’impresa che sostiene che i danni sono minori. Nel momento in cui il ctu depositerà la sua perizia, noi faremo partire immediatamente i lavori per la riapertura. Perchè la piscina deve essere riaperta».

La rinuncia del consulente tecnico, purtroppo, ha fatto allungare i tempi visto che sarà necessaria la nomina di un altro consulente.

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