Roccadaspide, minoranza attacca su vicenda De Rosa: c’è una volontà di eliminare il dissenso

Katiuscia Stio
Roccadaspide

ROCCADASPIDE. Continua a far discutere lo scontro in atto tra il Sindaco Gabriele Iuliano e il Comandante dei Vigili Urbani Antonio De Rosa, il quale – stando alle accuse – sarebbe la causa prima del caos circolatorio e del “parcheggio selvaggio” che affliggono il paese.

La questione interessa anche il dibattito politico con i consiglieri di minoranza Francesco Mauro, Nicoletta Gnazzo, Maddalena Taurone e Paolo Antico che non esitano ad attaccare l’amministrazone comunale.

Secondo i rappresentanti del gruppo “La Svolta”, nel muovere le contestazioni si dimentica che “abbiamo un Comando Vigili assolutamente sottodimensionato per l’estensione territoriale e la popolazione di Roccadaspide”, nonché “gli intralci dovuti a lavori infiniti che si protraggono da oltre tre anni (ricordiamoci anche di Piazza e Corso XX Settembre per quanto tempo sono stati bloccati)”.

“La verità è che la vicenda non è che l’ennesimo tentativo di indurre il Comandante (soggetto già a plurimi procedimenti disciplinari), visto come Nemico dell’Amministrazione, ad andare in pensione.
Ma questa vicenda è un déjà vu! – accusando dalla minoranza – Lo abbiamo visto, infatti, con l’ex Comandante dei Carabinieri, il Maresciallo Iovino, costretto ad andare via per il mancato gradimento dell’Amministrazione (vicenda da contorni oscuri e che in parte al momento è al vaglio della Magistratura). E’ di questi giorni anche la notizia che la Segretaria Comunale è andata via (la seconda in due anni). E, ancora, è stato rilasciato il nullaosta ad un vigile urbano (residente a Roccadaspide) alla sua richiesta di trasferimento ad altra Amministrazione (viene da chiedersi il perché). E come non menzionare i vari procedimenti disciplinari a carico di alcuni (solo alcuni) dipendenti comunali, forse perché non allineati”.

“Ricordiamo com’è stato demonizzato il Comitato Pro – Ospedale (che, peraltro, cercava di rispondere alle legittime istanze dei cittadini) per il solo fatto che voleva operare in maniera diversa dall’Amministrazione – proseguono i consiglieri comunali – E cosa ne è stato delle varie Associazioni – ad es., Associazione Asso Car – Festa della Trebbiatura e Pro Loco (costrette ad emigrare e ad offrire le proprie manifestazioni ad altri Paesi), tutte non in linea con le loro disposizioni? Persino Don Cosimo e la Parrocchia sono stati oggetto delle loro attenzioni: è stato loro imposto di lasciare i locali da sempre utilizzati per il catechismo”.

Per i consiglieri Mauro, Gnazzo, Taurone e Antico, quindi, ciò che si evince è che esista una volontà precisa dell’Amministrazione di eliminare il dissenso intorno a sé, cercando di eliminare chi non è ancora compiacente e sottomesso, in una sorta di ritorno ai tempi bui di una dittatura che pensavamo fosse lontana anni luce dal cuore e dalle menti dei cittadini”.
“Ecco il senso delle Istituzioni della nostra Amministrazione”, concludono dal gruppo La Svolta.

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