Allarme lupi in Cilento e Alburni: intervista all’esperto Sabatino Troisi

Katiuscia Stio

Continuano gli avvistamenti di lupi nel comprensorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Le prime segnalazioni sono arrivate da Petina e i Monti di Eboli con le popolazioni locali che hanno segnalato danni ai loro allevamenti. Le denunce relative alla presenza di lupo, poi, sono cresciute nell’area del Monte Cervati, del Monte Bulgheria (qui un pastore ha detto di essere stato aggredito) e del Monte Stella, in particolare dagli abitanti di Stella Cilento, Perdifumo e San Mauro Cilento. Qui, nella giornata di ieri, vi è stato un avvistamento a pochi metri dalle case e in pieno giorni. Gli abitanti, ora, iniziano a manifestare preoccupazione per il fenomeno, ma c’è davvero da temere per l’incolumità?

Abbiamo sentito sul tema Sabatino Troisi, esperto di fauna selvatica e collaboratore dell’istituto Gestione Fauna.

Nelle ultime settimane non si fa che parlare di nuovi ed ulteriori avvistamenti di lupi. Sono aumentati, quest’anno, nella zona del Cilento?
Partiamo da un presupposto, non è un dato scientifico dire che quest’ anno ci sono più lupi. Noi anzi abbiamo la sensazione che in alcune aree siano diminuiti. Il fatto che li si vede è perché la gente va in giro con i cellulari e di notte, ma questo non vuol dire che ce ne siano di più. I lupi da noi ci sono sempre stati, il problema è che la gente ha perso il rapporto con il lupo. Prima i nostri pastori ne avevano contezza e convivevano con questo selvatico. La paura per il lupo è solo una introspettiva umana nata da una non conoscenza. Chi abita in montagna, in area Parco, con estensione enorme, habitat naturale di animali selvatici, di cosa sta parlando? Pensa di vivere e trovare un ambiente metropolitano, per caso?

Ma il lupo, è una specie pericolosa?
Il lupo se vede l’uomo scappa. Il fatto che si incontrino è incidentale. Negli ultimi cento anni non c’è stata nessuna denuncia di attacco da lupi. Sulla presunta aggressione avvenuta a monte di Bulgheria, sono scettico. Per le predazioni, poi, ne abbiamo tante da cani. In Alto Adige hanno monitorato un lupo che preda solo animali selvatici, per dire. Inoltre non bisogna dimenticare che nel Parco abbiamo denunce da 50mila euro, da cinghiale 700mila. Poi per le predazioni da lupi non ci sono tecnici che possano definire se è da lupo o cani, non sono possibili. Il Parco infatti liquida giustamente tutte le predazioni ma ciò non significa che siano tutti attacchi da lupi!

Si sta dando troppa importanza a questi avvistamenti?
I mass media tendono a stimolare un’attenzione smodata e negativa sul lupo. Non bisogna dimenticare che nei secoli passati la specie è stata massacrata e in alcune regione d’Europa è addirittura scomparsa. Occorre avere rispetto per il lupo e non temerlo.

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