Agropoli, città sconvolta per la morte di Alessio Merola

Gennaro Maiorano

AGROPOLI. È una città sconvolta quella che ieri mattina si è risvegliata apprendendo la notizia della tragica morte di Alessio Merola. Le voci sono iniziate a circolare presto, fin dalle otto. Si parlava di un incidente in un cantiere che aveva visto coinvolto un operaio. Poi, invece si è saputo di una vittima, Alessio Merola, costruttore, una persona molto conosciuta e stimata ad Agropoli. Era un uomo molto legato al suo lavoro che svolgeva sempre con passione e dedizione.

Qualità, queste, che lo portavano spesso sui cantieri a verificare di persona le modalità di esecuzione dei lavori e ad eseguire anche piccole opere. Lo ha fatto anche ieri mattina quando, mentre era su una impalcatura al terzo piano di uno stabile di via Pasquale Voso, è caduto giù finendo violentemente su un camion parcheggiato nell’area cantiere. Un vero e proprio dramma per i suoi operai ed altri tecnici presenti sul posto per un sopralluogo. Soprattutto i più anziani, quelli che lo conoscevano da tempo, non sono riusciti a trattenere le lacrime.

“Non è possibile, non può essere vero”, continuava a ripetere uno di loro. Quando lo hanno visto cadere giù sono corsi a soccorrerlo sperando che ci fosse ancora speranza ma così non è stato. Quando poi la notizia ha iniziato a diffondersi, c’è stato un misto di incredulità, rabbia e dolore in città. Anche il sindaco Adamo Coppola, appreso l’accaduto, è accorso sul posto. Il primo cittadino si è detto colpito per questa immane tragedia e vicino alla famiglia della vittima. Per la moglie è i suoi tre figli un dolore improvviso e immane. Un vero e proprio choc sapere che Alessio non sarebbe più tornato a casa. Tanti i messaggi di cordoglio. “Non si può morire così, è stato un vero e proprio dramma”, ha detto Alessandra. Giuseppe, un amico di vecchia data, lo ricorda come una persona “gioviale, amante della compagnia, sempre sorridente”. “Amava la vita è amava il suo lavoro – dice – era instancabile e spesso era fianco a fianco con gli operai”. Questa sua qualità è quella che tutti sottolineano insieme a quel sorriso sul volto “capace di metterti sempre di buon umore”. La comunità agropolese attende ora la data dei funerali per potergli rivolgere un ultimo saluto. Attualmente la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sarà disposta l’autopsia.

La morte di Alessio Merola rievoca un altro incidente sul lavoro che scosse la comunità: nel 2012, nel cantiere per il cineteatro perse la vita Luigi Renzi, 30enne operaio di Prignano Cilento.

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