Sanità in Cilento: sulla rete cardiologica nessun dietrofront

Gennaro Maiorano

Gli appelli alla Regione Campania e all’Asl e i ricorsi contro il nuovo piano ospedaliero rischiano di cadere nel vuoto. Non sembra, infatti, che ci sia disponibilità da parte dell’azienda sanitaria a tornare indietro sul provvedimento che trasferisce ad Eboli la competenza per 12 comuni del Cilento. Ciò soprattutto in considerazione del fatto che l’ospedale di Vallo della Lucania risulta ad oggi carente di personale.

A chiarire la vicenda è il sub commissario dell’Asl Salerno Vincenzo D’Amato che ieri ha partecipato ad un incontro presso l’ospedale dell’Immacolata di Sapri in ricordo di Maria Ruocco, già direttore sanitario del noscomio, cui è stata dedicata l’aula magna della struttura. “L’Asl ha un piano dell’emergenza – urgenza per la rete dell’infarto – ha spiegato D’Amato – Il sindaco Aloia dice bene a proposito della vicinanza di Vallo per alcuni comuni ma la popolazione raggiunge bene, per questioni di viabilità, anche l’ospedale ebolitano”.

“Noi stiamo lavorando anche per il presidio di Vallo cercando di aumentare le risorse. C’è un’unità operativa che agisce bene, purtroppo con i numeri di personale non ci siamo, continueremo a cercare di migliorare”, ha concluso D’Amato.

Al momento, oltre a Vallo della Lucania, si sono opposti al passaggio di competenze ad Eboli, anche Capaccio Paestum e Sacco, ma l’elenco dei Comuni è destinato ad aumentare. Per molti, infatti, è illogica questa previsione del piano ospedaliero considerato che per molte comunità i tempi per raggiungere il nosocomio della piana del Sele sarebbero maggiori e nelle emergenze cardiologiche il fattore tempo è fondamentale per i pazienti.

I comuni che passerebbero sotto la competenza del presidio ospedaliero della Piana del Sele sono Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Piaggine, Sacco, Valle dell’Angelo, Sanza Felitto, Trentinara, Buonabitacolo, Capaccio Paestum e Castel San Lorenzo.

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