Federparchi, a Roma il IX congresso nazionale

Antonella Guerra
Parco del Cilento

Il 24 e 25 ottobre a Roma il IX congresso nazionale di Federparchi – Europarc Italia dal titolo “Parchi, comunità, territorio e competenze; le sfide del futuro per le Aree protette”.

In Italia, il sistema delle aree protette copre un’estensione di circa 9.474.343 ettari, interessando il 21% della superficie terrestre e il 19,1% della superficie marina nazionale, attestandosi largamente al di sopra degli obiettivi stabiliti a livello internazionale.

Nei Parchi nazionali si trova la maggior parte degli habitat importanti per la vita delle 56.000 specie di animali presenti in Italia, il Paese europeo con la maggiore varietà di specie viventi. Tra le piante, le foreste più significative dei parchi nazionali sono faggete e querceti, che danno un valido contributo alla lotta contro l’effetto serra. I Parchi nazionali frenano il consumo di suolo: se in Italia il 17% dei boschi ha ceduto il passo a superfici artificiali, l’attenzione degli enti parco ha permesso di ridurre al 4,5% l’urbanizzazione in queste aree protette.

Alla salvaguardia del capitale naturale si affianca la salvaguardia della ricchezza culturale dei luoghi. Secondo un primo censimento promosso dal Ministero dell’Ambiente, i Parchi nazionali italiani vantano un patrimonio di quasi 800 tra biblioteche e musei, oltre 400 beni archeologici e più di 1.250 beni artistico architettonici.

Il forte incremento delle presenze legate al turismo naturalistico, stimate in oltre 30 milioni, genera per le aree protette sfide ed opportunità di sviluppo.

“Il congresso di Federparchi vuole essere un momento di confronto fra tutti i soggetti interessati allo sviluppo di una forte politica ambientale nel nostro Paese ed al rafforzamento del sistema delle Aree protette italiane”, dichiara  il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri.  “Siamo  convinti, continua, che tale sistema possa dare un contributo rilevante non solo nella sua mission fondante riguardante la tutela della biodiversità, ma anche sui temi dei mutamenti climatici e dello sviluppo sostenibile; questioni intrecciate e non più eludibili e rispetto ai quali le aree protette possono essere modelli di riferimento. I Parchi, però,  hanno bisogno di competenze per affrontare le sfide del futuro, per valorizzare comunità e territorio, conservazione e innovazione. In questo quadro presenteremo le nostre proposte al governo e al Parlamento.”.

Il congresso dell’associazione che rappresenta i Parchi nazionali, regionali e le aree protette italiane vedrà la partecipazione, oltre che degli associati,  di rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo ambientalista e civico, della ricerca scientifica.

L’appuntamento è presso il Grand Hotel de la Minerve, in piazza della Minerva, nel pieno centro storico della capitale.

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