Sala Consilina: non consegnarono le chiavi del Tribunale, assolti Gaetano Ferrari ed Attilio De Nigris

Erminio Cioffi

“Assolto perché il fatto non sussiste”. Con questa formula pochi minuti fa il giudice del Tribunale di Lagonegro Vincenzo D’Ambrosio ha assolto l’ex sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari ed il Dirigente dell’Area Tecnica del Comune, l’ing. Attilio De Nigris, difesi dall’avvocato Vincenzo Vita, dall’accusa di interruzione di pubblico servizio mossa nei loro confronti da parte della Procura della Repubblica di Lagonegro. Anche il PM al termine della sua requisitoria aveva chiesto l’assoluzione. I fatti risalgono al mese di settembre del 2013 quando, dopo l’ufficializzazione della soppressione del Tribunale di Sala Consilina, fu disposto l’inizio delle operazioni di trasloco a Lagonegro degli uffici del tribunale, della Procura della Repubblica e dell’archivio. Ad attendere la ditta dei traslochi la mattina del 14 settembre c’erano centinaia di persone, alcuni sindaci di altri comuni del Vallo di Diano e l’allora sindaco Ferrari. Quel giorno c’erano anche le forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Un muro umano bloccava il passaggio di qualsiasi mezzo. L’obiettivo era quello di impedire l’ingresso nel tribunale della ditta incaricata per le operazioni di trasloco. Per evitare disordini il trasloco era stato rimandato. Secondo la Procura si sarebbe configurato nel momento in cui Gaetano Ferrari, non ha consegnato, il 17 settembre del 2013 le chiavi del tribunale di Sala Consilina per consentire le operazioni di trasloco dopo la soppressione del tribunale. Il primo cittadino si era rifiutato di consegnarle perchè non aveva avuto tra le altre cose nessuna garanzia sulla perfetta agibilità dei locali del palazzo di giustizia di Lagonegro che avrebbero dovuto ospitare gli uffici del tribunale salese.

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