Controne: manifesto contro il sindaco Poti, chieste le dimissioni

Katiuscia Stio
Controne

CONTRONE. Alcuni componenti della maggioranza chiedono, con un manifesto pubblico, le dimissioni del sindaco, Ettore Poti. Tra le argomentazioni lo sperpero di risorse pubbliche, inefficacia amministrative e lo scorporo scuola da Castelcivita.

Novembre 2017, alcuni componenti del consiglio mettevano sotto accusa il sindaco, con un manifesto pubblico, e ne prendevano le distanze. A distanza di circa un anno, gli stessi chiedono al primo cittadino di dimettersi e ricandidarsi, qualora lo volesse, con chi vuole.

«Vergognatevi, in 28 mesi l’amministrazione Poti e famiglia, è stata capace di distruggere Controne, arrogante e presuntuosa, si è arrivati alla mortificazione sia dei principi fondamentali, dell’etica pubblica che di quelli della buona gestione amministrativa. I nostro governanti continuano a fare spese inutili per feste e festicciole che non hanno apportato alcun miglioramento delle condizioni economiche dei cittadini, aziende agricole e attività commerciali. Si è invece trascurato, come ben noto a tutti, per fare solo alcuni esempi, il ripristino della pubblica illuminazione, che versa, in alcune zone del paese, in condizioni pietose, il ripristino della funzionalità dell’orologio in piazza, la pulizia delle strade comunali di campagna, mentre si fanno le staccionate per gli amici. Si vuole solo ricordare la questione scuola con lo scorporo da Castelcivita , scorporo richiesto, di fatto, dalla stessa giunta Poti per assicurare la dirigenza a Serre. Dirigenza a Serre neanche questo obiettivo realizzatosi, permanendo , infatti, come in passato, sia a Castelcivita che a Serre, la doppia reggenza scolastica. Ma ci si chiede quale poteva essere il vero motivo da spingere la stessa giunta Poti a scegliere l’accorpamento con Serre, tenendo conto del fatto che la scuola di Controne, era stata sempre accorpata naturalmente a Castelcivita, con la cui comunità i legami sociali, culturali e familiari sono stati da sempre molto forti ed intensi, al di là della vicinanza logistica. Infatti Controne e Castelcivita hanno avuto, da sempre, sia per la scuola che per questioni demografiche, un rapporto molto stretto. Forse bisogna rivolgere lo sguardo a Via Uliveto e tener conto delle alleanze “Montane” in atto con l’amministrazione di Serre per darsi una risposta! Ma cosa è cambiato in realtà? Il Comune di Controne ha proposto ricorso al Tar (costo 4500 euro) avverso una delibera adottata dallo stesso Comune e recepita dalla Regione Campania, e per assicurare il servizio di trasporto dei ragazzi da Controne a Castelcivita, affidato direttamente dal Comune di Controne da quest’anno, i costi aumenteranno, per circa 4 mila euro. E’ questo il buon governo! Tale nuova condizione è causata da scelte politiche non coerenti, sia a livello di rapporti istituzionali che sociali. In 28 mesi di amministrazione Poti non si è degnata di programmare alcun progetto. Basta rifarsi al piano triennale delle opere pubbliche approvato unitamente al bilancio di previsione e.f. 2018. In tutto ciò alcuni componenti della maggioranza, eletti nella lista dei “Nuovi Orizzonti”, e parliamo dei consiglieri Chiumiento, Verlotta e Caponigro continuano a favorire il nulla del sindaco , disattendendo anche la volontà popolare venuta fuori dalle urne nel giugno 2016. Non si ricorda, a memoria d’uomo, una situazione politica di questo tipo, se si fa eccezione per il periodo pre-repubblicano. In ogni caso, per il bene di Controne e dei contronesi, chiediamo al sindaco, confidando in un suo scatto di orgoglio, che si dimetta, in modo che possa ricandidarsi, qualora lo desideri, con chi vuole, restituendo al popolo, il diritto inalienabile di scegliere da chi farsi amministrare. Per ridare dignità al ruolo che ricopre, dimettiti»

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