Patto di stabilità limite per i Comuni: altri tre chiedono l’esonero

Costabile Pio Russomando

Aumenta ancora il numero di comuni che si rivolge agli organi governativi per chiedere regole meno stringenti per il patto di stabilità. Quella che dovrebbe essere una normativa in grado di salvaguardare le casse degli enti, infatti, da molti viene vista come un ostacolo tale da limitare lo stesso sviluppo dei paesi, soprattutto i più piccoli, tanto da impedire anche la realizzazione dei programmi amministrativi. Dopo Bellosguardo e Futani ad approvare una delibera con la quale chiede “l’esonero dal Patto dal patto di Stabilità per tutti i Comuni” sono Sicignano degli Alburni, Castelcivita e Giungano.

L’appello, anche in questo caso, è rivolto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Interni, a quello dell’Economia e al presidente dell’Anci nazionale. All’associazione regionale dei comuni, invece, è chiesto di farsi parte attiva nel divulgare la richiesta a tutti i comuni campani.

Il Patto di Stabilità impone ai Comuni di rispettare alcuni vincoli legislativi che limitano le modalità di spesa degli enti. Fino a 5 anni fa non si applicava solo ai comuni di popolazione superiore a 5mila abitanti, poi è stato esteso a tutti. In un momento di crisi in cui gli stanziamenti da parte del Governo solo ridotti e i comuni sono costretti ad ampliare le loro funzioni, il patto di stabilità determina non pochi problemi di gestione mettendo a repentaglio anche servizi fondamentali. Di qui l’appello delle amministrazioni comunali.

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