Castellabate, polemiche sui costi di carburante: “Sono proporzionali ai servizi resi”

Comunicato Stampa

CASTELLABATE. «Il costo del carburante è in linea con la mole di servizi resi ai cittadini direttamente con mezzi comunali», è la replica ai dubbi sollevati dalla minoranza relativi alle spese sostenute per il rifornimento.

L’Amministrazione tiene a precisare che il comune di Castellabate utilizza 12 automezzi di proprietà più 4 a noleggio per garantire il servizio di igiene urbana e che inoltre il carburante viene utilizzato per gli automezzi impiegati per il servizio idrico integrato, per le presse e per i mezzi meccanici presenti sull’isola ecologica. La spesa per il carburante negli ultimi tre anni si aggira intorno a 140mila euro, il combustibile viene acquistato presso i distributori più vicini e che, a parità di servizi, offrono il prezzo più competitivo. Inoltre fino al 14 agosto la gestione è stata effettuata direttamente dal comune di Castellabate, a differenza degli altri comuni limitrofi che hanno già affidato i servizi a ditte esterne e per questa ragione facendo una comparazione i costi sostenuti non emergono sotto la voce “carburante” ma bensì in “appalti esterni”.

Si precisa comunque che già dal prossimo mese ci sarà una diminuzione sostanziale delle spese, in seguito all’affidamento del servizio di conferimento dei rifiuti ad una società specializzata esterna. Inoltre alcuni costi aggiuntivi sono scaturiti dall’emergenza rifiuti che ha colpito l’intera provincia di Salerno nel periodo estivo: gli automezzi di grande portata sono stati costretti, anche più volte al giorno, a raggiungere l’impianto di Avellino per conferire l’indifferenziata. Il Sindaco Costabile Spinelli dichiara in merito alla questione: «Castellabate è un comune che riesce – come pochi nel territorio – ad offrire un servizio di igiene urbana eccellente. Basta guardare il calendario della raccolta differenziata e la capillare presenza nelle varie frazioni per valutare i servizi resi e immaginare i relativi costi di gestione di cui evidentemente chi scrive non ha contezza».

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