Caso migranti a Casal Velino: “pagamenti bloccati dal revisore dei conti”

Carmela Santi

Caso Sprar Casal Velino, il soggetto gestore non ha prodotto un regolare rendiconto. I ritardi nel pagamento delle somme dovute alla cooperativa Casa Nazaret non sono imputabili al comune. Si difende il sindaco Silvia Pisapia, stupita dalla denuncia del presidente delle cooperativa, Claudio Lunghini, che ha chiesto l’intervento del Ministero dell’Interno per interrompere il progetto che da oltre un anno vede la cooperativa impegnata nella gestione del centro di accoglienza per migranti situato in località Verduzio al confine tra il comune di Casal Velino e quello di Omignano.

Il primo cittadino precisa che sul lavoro svolto dalla cooperativa e sulla somma di 116 mila euro percepita dal comune da parte del Ministero ha lavorato per le dovute verifiche il revisore dei conti del progetto Sprar. Il parere é stato presentato dopo due mesi. “È il revisore dei conti – dice il sindaco – che ha bloccato i pagamenti. La cooperativa doveva presentare una integrazione nella documentazione”.

Il primo cittadino va oltre ed aggiunge: “I soldi che eventualmente prenderanno, andranno direttamente ad una banca, presso cui hanno ottenuto in via di anticipazione le somme”. Per cui i ritardi denunciati dal presidente Lunghini non sono dovuti al comune ma alla stessa cooperativa che ha presentato il materiale richiesto solo il 27 agosto dando così via libera alla liquidazione di parte delle somme accreditate giacchè lo stesso revisore dei conti ha ritenuto ammissibile il pagamento di solo una parte dei 116 mila euro.

Intanto da parte loro i responsabili della cooperativa Nazart di questa situazione hanno informato tutte le Autorità competenti.

Casal Velino, comune non paga: accoglienza a rischio

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