Centomila chili di alluminio riciclati: a Sapri i rifiuti diventano monili

Antonella Agresti

SAPRI. La bottega Exenza è divenuta, ormai, un’attrazione turistica. E’ il regno dello “Chef dei Profumi” – al secolo Antonio Sardegna – che dopo aver raggiunto la notorietà grazie alle essenze che richiamano i sapori del territorio, ora, grazie anche ad una buona dose di creatività, punta forte sul riciclo dei materiali.

Non solo profumi dedicati ai paesi del comprensorio quali Saprì, Pittari e Skarios; lo “Chef” si dedica alla creazione di monili realizzati con materiali riciclati, in particolare alluminio. E per questo a Sardegna, che in un anno ha contribuito a riciclarne circa centomila chili realizzando collane, bracciali e anelli, è stato conferito anche un riconoscimento ufficiale.

Arrivato nel Golfo di Policastro, lo Chef dei Profumi ha subito sposato una campagna di sensibilizzazione ambientale e, insieme al brand “VestoPazzo”, ha cominciato a proporre prodotti che vogliono raccontare e allo stesso tempo difendere il territorio. “E’ un riciclaggio che fa bene all’anima e che può avere soltanto ricadute positive non solo sull’ambiente, ma anche per i consumatori che acquistano un prodotto finale a prezzi contenuti” ha commentato soddisfatto Sardegna.

Oggi la bottega Exenza è inserita nel percorso turistico interattivo previsto da IterTour per la città di Sapri, a dimostrazione che il suo non è solo un negozio ma un vero e proprio museo da visitare, dove scoprire sotto una veste diversa il Golfo di Policastro e le sue peculiarità e dove apprezzare l’arte del riciclo.

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