Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico: dal Ministero fondi per 3 comuni del Cilento e Vallo di Diano

Redazione Infocilento
@agioia_95 - Capitello

Ci sono anche dei comuni del comprensorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni tra quelli che hanno ottenuto fondi dal Ministero dell’Ambiente. I finanziamenti garantiranno fondi necessari ad importanti opere di mitigazioni del rischio idrogeologici e per mettere in sicurezza costoni rocciosi, acquedotti, spiagge e centri abitati.

L’elenco dei progetti finanziati è frutto del lavoro istruttorio della Regione Campania e il presidente Vincenzo De Luca, in qualità di commissario di governo per l’attuazione degli interventi, dovrà provvedere «affinché il progetto esecutivo di ciascun intervento garantisca la finalità di garantire il rischio idrogeologico»; inoltre dovrà presentare ogni sei mesi al Ministero «una relazione in merito alle attività condotte in attuazione del decreto».

55 i Comuni campani che potranno usufruire di oltre 12 milioni e tre quelli cilentani e valdianesi: quello cui va la cifra maggiore è Casalbuono, 563325 euro necessari per opere di mitigazione del rischio idrogeologico. Si tratta di un progetto immaginato da tempo e che finalmente potrà essere concretizzato; 226172 euro vanno ad Ispani: in questo caso si opererà sul litorale di Capitello al fine di proteggerlo dai fenomeni di erosione costiera che stavano mettendo a rischio la costa e le relative infrastrutture. Infine 81351 euro a Santa Marina. Serviranno per la mitigazione del rischio idraulico nell’abitato di Policastro Bussentino e per la riqualificazione ambientale.

Fondamentale, ora, sarà avviare le progettazioni e velocizzare la pubblicazione delle gare per i lavori. La Regione metterà a disposizione dei Comuni il supporto tecnico necessario. La Campania, secondo l’ultimo rapporto dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) è la terza regione per vulnerabilità in Italia e Salerno è la terza provincia italiana con valori più elevati di superficie a pericolosità elevata e molto elevata (1.116,5 chilometri quadrati, il 22,5%), dopo Aosta e Trento. Registra anche i valori più elevati di popolazione a rischio frane (94.802 abitanti, l’8,7%), dietro Napoli (100.791 abitanti, pari al 3,3%) .

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