Prima Categoria, Cicerale: ecco cosa è mancato per centrare il salto di categoria

Christian Vitale

Il Cicerale, inserito nel girone G di Prima Categoria, è stato autore di un più che discreto campionato. I ragazzi, capitanati da Valentino Tesoniero, hanno chiuso la regular season al quarto posto, con 63 punti totalizzati nelle trenta gare previste, alle spalle di  Sanmaurese, Acquavella e Sassano. Inutile è stata la qualificazione ai play-off, vista la sconfitta, maturata nei tempi supplementari, subita ad opera del Sassano. Abbiamo raggiunto Gianluigi Carpinelli, tecnico del Cicerale, per una breve intervista.

 

Avete iniziato una stagione che vi ha visto tra i protagonisti. Quali erano a inizio campionato le vostre aspettative? 
I nostri obbiettivi iniziali consistevano nel raggiungimento dei play-off: siamo riusciti a mantenere, per lunghi tratti del torneo, una buona posizione di classifica centrando quello che ci eravamo prefissati.

Inizialmente avete avuto qualche piccola difficoltà di costanza nelle prestazioni. Come mai?
Siamo stati vittima di diversi infortuni: in pratica eravamo decimati ed i nostri migliori acquisti sono stati poco presenti in campo.

Man mano siete usciti fuori da quella fase. Cosa è cambiato? 
In primis abbiamo recuperato gli infortunati, poi nel mercato di dicembre, con diversi innesti, abbiamo sopperito ad una rosa iniziale probabilmente troppo esigua per puntare alle primissime piazze.

Quarto posto finale, dietro Sanmaurese e Acquavella. Era il massimo che potevate fare?
Sicuramente la partenza a rilento ci ha tolto qualche possibilità di fare meglio. Quelle avanti hanno sbagliato poco e raggiungerle era impossibile, rimane il fatto di aver chiuso, una stagione regolare, in una posizione consona al nostro potenziale, con uno scarto di punti contenuto rispetto ai battistrada. Il nostro girone di ritorno è stato ottimo, purtroppo abbiamo pagato quel tipo di avvio di campionato.

Nei play-off avete visto sfumare le possibilità di salto di categoria nella partita con il Sassano. Quanto rammarico vi è rimasto?
In realtà no, la partita ci è girata contro: eravamo andati in vantaggio, poi siamo stati falcidiati dagli infortuni. Alla lunga, avendo giocato due tempi supplementari, la mancanza di alcuni elementi è pesata molto. Diversi ragazzi entrati dalla panchina non erano al meglio o comunque non erano pronti per una finale di quel livello. Soddisfatto di aver tenuto testa fino per centoventi minuti, in trasferta, al Sassano.

Quali sono i ricordi più significativi che ti porti di questa stagione?
Di ricordi ne ho diversi, se devo sceglierne uno cito sicuramente la vittoria con la Real Agropoli: eravamo in totale emergenza, il nostro portiere, Pasquale Guarnaccio, fu schierato in attacco e proprio lui andò in rete. Vincemmo quella trasferta nei secondi finali. Oltre ai risultati sportivi rimane un gruppo affiatato che ancora oggi, dopo oltre due mesi dalla fine del torneo, è rimasto molto unito.

Nella prossima annata cosa si prevede per in casa Cicerale?
Cicerale è un piccolo paese: trovare le risorse per permettere un campionato lineare e tranquillo non sempre è facilissimo. Siamo un pizzico in ritardo forse, credo comunque che saremo ai nastri di partenza del prossimo campionato.

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