Conflitti d’interesse nei Gal: nell’elenco dei 5 Stelle sindaci di Cilento e Vallo di Diano

Redazione Infocilento
Michele Cammarano

“C’è anche Franco Alfieri, capo segreteria di Vincenzo De Luca e suo consigliere delegato all’agricoltura, nell’elenco dei nomi di politici campani per cui si chiede all’Anac di verificare cause di inconferibilità o incompatibilità. Alfieri, oltre ad avere un ruolo di spicco nell’entourage del governatore, è anche uno dei componenti del Consiglio d’Amministrazione dell’agenzia consortile “Magna Graecia Sviluppo Srl” con sede a Capaccio, di cui fanno parte una decina di Comuni della provincia di Salerno”. E’ quanto rivela l’agenzia “Dire” che fa riferimento all’elenco che il Movimento 5 Stelle della Campania ha consegnato all’Autorità di Raffaele Cantone evidenziando presunti conflitti d’interesse per amministratori e rappresentanti dei Gal che potranno accedere ai fondi europei Psr 2014-2020.

Alfieri non è l’unico politico del comprensorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni a finire sotto accusa. Ci sono anche Attilio Romano, primo cittadino di Casalbuono che è il numero uno del Gruppo di Azione Locale Vallo di Diano, Carmine D’Alessandro, sindaco di Magliano Vetere, Mauro Inverso di Orria, Aldo Lungo di Cuccaro Vetere, Ferdinando Palazzo di San Giovanni a Piro, Nicola Tancredi di Tortorella e poi consiglieri comunali, assessori ed ex sindaci.

La denuncia del Movimento 5 Stelle, su proposta del consigliere Michele Cammarano e della senatrice Felicia Gaudiano, si basa sulle previsioni del decreto legislativo 39 del 2013 che configura i casi di inconferibilità e incompatibilità d’incarichi di amministratori in enti privati a controllo pubblico.

Particolarmente grave sarebbe, per il Movimento 5 Stelle, il caso dei sindaci presidenti di Gruppi di Azione Locale: a quanto risulta dai siti Internet dei Gal, nessun amministratore avrebbe prodotto una dichiarazione per attestare la propria “estraneità a conflitti d’interesse”: “in Campania – aveva il Movimento 5 Stelle – ci sono 14 Gal in corsa per ottenere fondi europei fino a 109 milioni di euro complessivi, una cifra che in assenza di questa dichiarazione di estraneità ai conflitti d’interesse, come previsto dalle normative Ue, non sarà mai erogata“.

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