Agropoli: cittadini sul piede di guerra contro il “camperismo selvaggio”

Antonella Capozzoli

Agropoli. Non sembra placarsi la polemica – nata in sordina sui social e divenuta, ormai, virale – sulla questione “camperismo selvaggio”.

Le sponde del fiume Testene e il parcheggio in Piazza Gallo, infatti, sono letteralmente presi d’assalto dai turisti che viaggiano in autocaravan e che, sempre più spesso, sostano abusivamente, violando non soltanto le disposizioni comunali, ma anche quelle sociali del buon vivere civile nel rispetto dell’altro.

Nella giornata di ieri, l’ultimo episodio di una serie di spiacevoli eventi, ha riguardato una signora di 77 anni che, dopo aver parcheggiato nella piazzetta del lungomare San Marco, si è vista rivolgere intimidazioni e minacce, rea di aver scelto proprio le strisce di sosta attigue a quelle in cui era parcheggiato un camperista.

Questa situazione è diventata davvero insostenibile!” – commenta un cittadino  – “Il limite è stato superato da tempo. L’amministrazione, i vigili e chi di dovere facciano presto qualcosa perché così non si può andare avanti!”

La situazione non migliora se ci si sposta verso fiume Testene, dove scarichi e spazzatura raggiungono, spesso, le sponde, arrivando a galleggiare sulla superficie dell’acqua.

“L’anno scorso” – si legge sui social – ” avevano sistemato delle fioriere per evitare il passaggio ai caravan. Quest’anno, però, pare siano magicamente scomparse, e l’ inciviltà è tornata a farla da padrona.”

Il clima acceso di questi giorni è, inequivocabilmente, indice di una esasperazione che ha inasprito gli animi e i toni dei cittadini. Evidentemente, l’atteggiamento maleducato e irrispettoso di alcuni camperisti non può e non deve gravare sull’intera categoria di turisti che viaggiano in autocaravan e che, invece, seguono le regole.

Camperisti da 25 anni” – scrive una turista -” per noi la vacanza è sempre stata intesa in questo modo: immergersi nella natura e scoprire le bellezze dei luoghi a piedi o in bici. Il vero camperista non scarica abusivamente, non inquina. Quelli che sostano qui sono la vergogna di questa categoria e ho intuito la loro infima provenienza da atteggiamenti scorretti e deplorevoli.”

La richiesta, da parte di cittadini e vacanzieri, alle autorità è sempre la stessa: maggiori controlli e rigore, perché la bellezza di una città si misura anche dalla civiltà e dalla qualità turistica.

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