Camerota: tiene banco la questione Soget dopo la sentenza del Tar Campania del 26 giugno scorso

Omar Domingo Manganelli

CAMEROTA. Secondo quanto stabilisce una sentenza del Tar Campania datata 26 giugno 2018, la Soget potrebbe avere le ore contate. La sentenza, infatti, rischia di scatenare un effetto domino in tanti comuni dove la nota società di riscossione dei tributi gestisce il servizio. Interessato da vicino è anche il Comune di Camerota.

E ad alzare la voce dai banchi dell’opposizione ancora una volta, ci ha pensato il consigliere di opposizione Orlando Laino che, a nome di tutto il gruppo “Viva Camerota” si prepara a inoltrare una segnalazione al sindaco Scarpitta, al segretario comunale e al revisore dei conti per chiedere “quali provvedimenti si vorranno adottare” alla luce dei fatti recentemente accaduti. Tutto è iniziato da una sentenza recente del Tribunale amministrativo della Campania, che, ha respinto il ricorso della Soget contro il comune di Torre Annunziata che aveva escluso la stessa dalla partecipazione alla gara per l’affidamento della riscossione dei tributi locali. Motivo?

La Soget all’atto di presentare la documentazione necessaria per partecipare alla procedura di gara avrebbe omesso di dichiarare “tutte le situazioni ed eventi potenzialmente rilevanti ai fini del possesso dei requisiti di partecipazione e, piu precisamente, per non aver dichiarato quanto ad una penale contrattuale irrogatole dal comune di Salerno, nell’anno 2016, che il provvedimento era stato iscritto nel casellario dell’Anac”. Il Tar Campania, dunque, ha confermato l’esclusione della Soget per ‘dichiarazione non veritiera’.

Ed è qui che Orlando Laino affonda il colpo: “Appare ormai ineludibile la nuova iscrizione nel casellario Anac come richiesto dal comune di Torre Annunziata, per falsa dichiarazione, che comporterebbe in conseguenza l’interdizione della Soget, per mancato possesso dei requisiti di cui all’art. 80 del codice degli appalti, per ben due anni dalla partecipazione alle gare”. Poi Laino analizza il ruolo del Comune di Camerota nella querelle riguardante la Soget: “Bisogna partire dalla sentenza del consiglio di Stato n°5/2015 che con chiarezza esplicita come i requisiti richiesti in capo all’esecutore dei contratti per la partecipazione alle gare debbano rimanere validi per l’intera durata dell’appalto, e non solo per il periodo necessario ad espletare le procedure per la partecipazione agli appalti”. Dunque, la Soget alla luce della sentenza del Tar, e secondo quanto segnalato dal gruppo Viva Camerota, non avrebbe più i requisiti dichiarati nel momento in cui ha vinto la gara d’appalto nel comune cilentano. Ed ora, cosa potrà accadere? “Il nostro dovere di gruppo di opposizione – continua Laino – è come sempre quello di segnalare ed evidenziare ciò che riteniamo sbagliato o dannoso per i cittadini, ma onestamente oggi non si possono più chiudere gli occhi di fronte a questa situazione. Pertanto chiediamo al sindaco, al segretario comunale e al revisore dei conti di assumere provvedimenti immediati, in conseguenza dei fatti, gravissimi,da noi segnalati”.

In conclusione Laino avverte: “Come abbiamo fatto nella vicenda del depuratore, anche oggi chiediamo che venga posta fine ad una situazione di dubbia legalità e che tanti danni sta causando alla cittadinanza e alle imprese”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version