Sassano, accesso agli atti degli attivisti 5 Stelle

Redazione Infocilento

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Sassano hanno avviato iniziative di accesso agli atti del Comune volte a “…favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali… nel rispetto di quanto previsto dalla normativa sulla trasparenza”. E’ quanto fanno sapere in una nota.

“Le continue e reiterate amnesie in materia di trasparenza da parte del Responsabile e di un’Amministrazione monocolore disabituata al controllo democratico esercitato dall’opposizione – fanno sapere i 5 Stelle – denunciano il grave deficit di tutela e garanzia di imparzialità nei confronti dei cittadini. L’iniziativa vuole approfondire le dinamiche di gestione dei fondi pubblici utilizzati per finanziare attività, interventi e servizi, denunciando tutte le azioni clientelari che vanno contro l’interesse pubblico e che mortificano il principio di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione”.

“Dopo aver monitorato l’attività di pubblicazione – affermano dal Movimento – ci siamo accorti che, nel solo 2017, circa il 30% delle delibere di Giunta non sono state pubblicate, senza considerare quelle di Consiglio. Non sappiamo quali siano le attività oggetto delle delibere. A questi atti vanno poi aggiunti dati e documenti la cui pubblicazione sarebbe obbligatoria – ma non a Sassano – quali per esempio i dati ambientali e, in particolare, quelli relativi all’attività di depurazione, servizio gestito da un’azienda considerata in odore di camorra o quelli sulle indennità percepite da sindaco ed amministratori. La stessa ANAC (Autorità nazionale Anticorruzione), recentemente sollecitata, ha diffidato il Responsabile Anticorruzione Franco Tierno a pubblicare informazioni che andavano pubblicate per legge. Se a tutto questo aggiungiamo la mancata pubblicazione dei curriculum dei consulenti, sodali di partito o familiari di amministratori, o dei contributi e sovvenzioni concesse ecc. quello che si presenta agli occhi del cittadino è un quadro di gestione opaca, familistico e clientelare della Cosa Pubblica, che meglio sarebbe definire “cosa loro”.

Le iniziative – concludono gli attivisti 5 Stelle – saranno volte a sollecitare, nelle sedi che si riterrà opportune, i necessari interventi al fine di riportare la gestione dell’attività amministrativa e delle relazioni tra Ente e Cittadini in un confine di legalità al momento negato”.

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