Magliano Vetere: morta per anoressia, convivente accusato di abbandono di incapace

Redazione Infocilento
Tribunale

MAGLIANO VETERE. Non prestò le necessarie cure alla convivente che, abbandonata, morì nel 2016. Questa l’accusa per un 41enne di Magliano Vetere che dovrà rispondere di abbandono di incapace. Il Tribunale di Vallo della Lucania ha accolto la richiesta della Procura di avviare il processo.

La donna, 37 anni, è deceduta l’1 febbraio del 2016. Secondo la famiglia di quest’ultima, malata di anoressia, non fu sottoposta ad adeguate cure da parte del convivente. Di qui l’avvio dell’inchiesta sfociata nel rinvio a giudizio per il 41enne: la vittima, secondo i magistrati, non era in grado di provvedere a sé stessa e il convivente avrebbe omesso di affidarla a personale qualificato e di assisterla adeguatamente. Un comportamento che per i giudici (pm Vincenzo Palumbo) avrebbe alla lunga portato alla morte avvenuta per “un’insufficienza cardio-respiratoria acuta conseguente a tachiaritmia ventricolare”.

Da queste accuse il 41enne, rappresentato da Emanuela Rossomando e Luigi Cafaro, dovrà difendersi. I familiari si sono costituiti parte civili. L’accusato ritiene che la convivente non gradisse intromissioni da parte di estranei e diceva di essere convinta di riuscire ad uscire da sola dalla situazione in cui si trovava.

Il processo è fissato per il prossimo 12 luglio presso la Corte d’Assise d’Appello

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