Sapri, passo indietro dell’amministrazione sul piano spiaggia

Luisa Monaco

SAPRI. Cambia il piano spiagge nella città della Spigolatrice, o, quantomeno, si modifica leggermente rispetto a quello varato ormai circa tre settimane fa dall’amministrazione comunale guidata da Antonio Gentile.

Le nuove regole sull’utilizzo del demanio, infatti, prevedevano la possibilità di affidare in concessione l’80% degli arenili. Ciascun privato, quindi, avrebbe potuto richiedere un tratto di spiaggia in gestione o ampliare quelli già nella propria disponibilità. L’approvazione in consiglio comunale scatenò la rabbia della minoranza secondo cui venivano meno i necessari equilibri tra tratti di costa liberi e tratti privati.

Ora, però, il responsabile dell’ufficio, ha reso noto che nel procedente atto era presente un errore. In particolare, con un avviso pubblicato ieri, ha precisato che il “lotto ”l”, deve intendersi esclusivamente: “non concedibile a terzi” ovvero “destinato a libero uso come riportato nella planimetria generale, quindi, qualsiasi domanda di assegnazione sarà inammissibile”.

Il riferimento è all’ultima parte del litorale del Lungomare che non potrà essere quindi dato in concessione e resterà pubblico. Tutte invariate le altre disposizioni.

Per i cittadini sapresi, quindi, l’opportunità di avere un nuovo spazio libero per la balneazione che altrimenti rischiava di finire a privati. Soddisfatta anche la minoranza di SapriDemocrativa: “La protesta dei cittadini e delle associazioni li ha spaventati e hanno tentato di mettere una pezza a colori – dice l’ex sindaco Giuseppe Del Medico – Se i consiglieri di maggioranza avessero dato ascolto a SapriDemocratica in consiglio comunale avrebbero evitato di generare confusione e sopratutto di fare una pessima figura”.

“Adesso la questione si sposta sulla spiaggia adiacente il lido Lazzarella, da sempre pubblica e libera – evidenziano dal gruppo di opposizione – Non vorremmo che tutto il nuovo spiaggia si riducesse a fare un piacere a qualche amico….per dirla più semplicemente a pagare qualche cambiale elettorale”.

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