Agropoli, la stazione ferroviaria inaccessibile ai disabili

Sergio Pinto

«Certo non è una stazione per anziani e disabili, almeno per il momento, quella di Agropoli-Castellabate». Ad asserirlo i pendolari che ogni giorno prendono il treno nello scalo cilentano, testimoni di storie che certo non rappresentano un buon biglietto da visita per la stessa stazione ferroviaria.

L’ultimo caso in ordine di tempo è quello della famiglia tedesca con un figlio disabile e costretto sulla carrozzina, che scesa allo scalo in questione, ha trovato enormi difficoltà a lasciare i binari, per via della rampa di scale che conduce al sotto passaggio e dagli scalini che portano sino all’uscita. Eppure sono stati predisposti da tempo due ascensori che dovrebbero servire in teoria a facilitare l’ingresso e l’uscita dei disabili, di persone anziane e anche di turisti che in questo periodo trasportano valigie pesanti ed ingombranti. Ad aiutare la famiglia tedesca sono accorsi numerosi pendolari che vista l’enorme difficoltà hanno trasportato il ragazzo e la carrozzina di peso verso l’uscita. Lascia l’amaro in bocca le parole di Raffaele che materialmente ha aiutato il ragazzo disabile: «Ancora nel 2018 dobbiamo assistere a scene poco edificanti in uno scalo ferroviario, come l’impossibilità di un disabile a lasciare la stazione. Eppure –continua il pendolare- le infrastrutture ci sono, già da gennaio sono stati approntati gli ascensori e livellati i marciapiedi al treno. Non aprire i servizi va a discapito delle fasce più deboli».

L’intero scalo ferroviario è stato interessato da lavori di restyling che si sono conclusi a marzo scorso, in alcuni tratti è stato letteralmente modificato l’assetto della struttura per consentire l’innesto di sistemi per il controllo delle entrate. All’ingresso principale sono stati predisposti una serie di tornelli che potranno essere aperti solo attraverso l’inserimento dei biglietti . Un modo per garantire maggiore sicurezza presso lo scalo che negli ultimi tempi era divenuto anche dimora per i senza tetto. Molti si domandano il perché avere uno scalo a portata di viaggiatore e non mettere in funzione tutti gli ausili che possono di fatto aiutare i disabili, le persone anziane o anche semplici viaggiatori con valigie pesanti.

Con l’arrivo del «Freccia Rossa» e con l’estate appena iniziata il Cilento è chiamato a rispondere a quelle esigenze che si presentano soprattutto se provengono dalle fasce più deboli.

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