Sapri: una petizione per il rilancio del porto

Luisa Monaco
Porto di Sapri

“Il Porto di Sapri è della Regione Campania. Ma Sapri è di chi ci vive”. Inizia così il testo di una petizione con la quale un gruppo di cittadini sapresi chiede interventi per il porto della città della Spigolatrice. L’infrastruttura, infatti, potrebbe essere completata in particolare sfruttando le strutture già esistenti. Queste ultime potrebbero ospitare uffici, servizi e attività commerciali ma giacciono inutilizzate.

“Vogliamo che i locali al Porto di Sapri siano aperti, offrano servizi e creino economia per il paese. Ordinare un caffè, acquistare un quotidiano, scegliere un souvenir e tanto altro.  Chi di competenza in Regione Campania venga a spiegarci perché dopo anni e anni ancora non si può”, dicono i cittadini nella petizione lanciata on line  che ha già raccolto quasi 400 firme.

Per il porto saprese era stato già approvato un progetto nel 2014 che però non è stato mai avviato. Esso prevedeva la realizzazione di un’area cantiere super attrezzata e il completamento della stazione marittima, da anni bloccata a causa di un lungo e complicato contenzioso. Opere che l’amministrazione guidata da Giuseppe Del Medico avrebbe voluto realizzare in auto finanza ma il cui iter non ha mai preso il via. Anche l’attuale sindaco Antonio Gentile, all’indomani del suo insediamento, aveva sottolineato l’importanza strategica del porto saprese.

[box type=”note” align=”aligncenter” class=”” width=”100%”]Per poter firmare la petizione clicca qui[/box]

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