Addio sogni di gloria per l’Agropoli, il Castrovillari va in Serie D

Bruno Marinelli

Questa volta la giornata è decisiva in modo definitivo. Non ci saranno più esami di riparazione o prove d’appello: Castrovillari ed Agropoli si giocano, nella sfida di ritorno al ”Mimmo Rende”, l’accesso alla Serie D 2018-2019. Si riparte dall’ 1-1 dell’andata, dove si consumò davvero una beffa per gli uomini di Olivieri, quest’oggi privi di Hutsol e Lopetrone. Il tecnico viestese schiera il 4-3-3 di partenza: davanti a Spicuzza, torna dal 1′ De Foglio che riprende il suo posto di esterno basso a sinistra, con Giura e Pascuccio al centro della difesa e l’ex Sarnese Iommazzo a destra. Di Deo viene avanzato nel pacchetto dei tre mediani, con Santonicola e Guadagno, mentre Capozzoli è confermato titolare nel tridente offensivo formato dall’ex ischitano Maione e da Bozzi. Solo panchina per l’ex Vultur Natiello. Nel Castrovillari non ce la fa Canale, uscito malconcio dalla gara d’andata, posto da titolare per Rafael Monteiro, attaccante dalla doppia cittadinanza portoghese- brasiliana. Per il resto la formazione è quella di sette giorni fa con Andreoli in porta (l’ex Caputo si accomoda in panchina, così come il centrocampista Curcio, rientrato solo all’80’ domenica scorsa), con l’altro ex De Lucia in mediana ed Aaron Akrapovic sulla sinistra. In attacco posto da titolare per lo sgusciante De Simone ed il centravanti Catania, punta veronese alta 1 metro ed 85 centimetri. L’arbitro è il signor Diop di Treviglio, assistito da Centrone di Molfetta e Belsanti di Bari.

PRIMO TEMPO:

Dopo un minuto e trenta l’Agropoli prova a farsi vedere dalle parti di Andreoli: traversone di Iommazzo e Di Deo prova a calciare dal limite, conclusione smorzata e nessun problema per l’estremo difensore locale. Al 10′ buon lancio dalla trequarti di Akrapovic, ma la conclusione acrobatica di Catania non crea grattacapi a Spicuzza. Come nella gara d’andata, le due formazioni si combattono a centrocampo, con diversi interventi rudi: al 20′, per uno di questi su Benincasa, viene ammonito Maione, 3′ minuti dopo il giallo tocca a Di Domenico che commette infrazione su Capozzoli. Al 27′ dopo una buona combinazione Benincasa- Monteiro-Benincasa, quest’ultimo lascia partire una sventagliata dal limite, ma Spicuzza con attenzione la alza in corner. Al 34′ conclusione ciabattata di De Simone, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Molti errori anche in fase di costruzione da parte delle due formazioni. La prima frazione termina quindi senza ulteriori sussulti, dopo 1′ di recupero: gara bloccata, con leggero predominio territoriale della formazione calabrese. L’Agropoli deve sicuramente creare qualche occasione in più nella ripresa, se vuole accedere in D. Il punteggio di 0-0, maturato fino a questo momento, favorisce infatti la formazione del Pollino.

SECONDO TEMPO:

La ripresa inizia con gli stessi undici del primo tempo per entrambe le formazioni. All’8′ della ripresa si copre il mister di casa Ferraro: fuori Catania e dentro Musacco, mentre Caligiuri lascia il campo a Grosso. E’ proprio quest’ultimo a sfiorare il gol dopo appena un minuto dall’ingresso in campo, pallone destinato all’incrocio dei pali, ma è strepitoso Spicuzza a deviare in corner. Al 62′ Maione entra maldestramente in scivolata su De Simone, secondo giallo ed espulsione comminata dal signor Diop, un episiodio potenzialmente decisivo della partita: i delfini affrontano quindi gli ultimi minuti della gara in dieci. Prova ad inventarsi qualcosa Olivieri, inserendo al 65′ D’Attilio per Giura, tentando quindi di scuotere la squadra delfina, fino a questo momento quasi inesistente dalle parti di Andreoli. 5′ dopo Gullo subentra a De Foglio. Al 71′ arriva però, il gol rossonero: De Simone pescato in area, non si fa trovare impreparato e sul filo del fuorigioco beffa Spicuzza in diagonale. Olivieri al 75′ tenta il doppio cambio della disperazione: Bozzi e Santonicola escono, entrano Natiello ed Apicella. L’ex Potenza va a giocare nel ruolo di punta al fianco di Capozzoli. Al 76′ sugli sviluppi di un corner bravo a destreggiarsi Natiello, che impegna con una girata impegna Andreoli. Finalmente si rivedono i delfini. Ferraro, preoccupato da un possibile ritorno agropolese, manda  un centrocampista di manovra, Curcio, in campo a 10′ dal termine, gli lascia il posto De Simone, entra anche Sgueglia per Di Domenico. I delfini tentano il tutto per tutto inserendo Pietro Maione al posto di Guadagno, mentre il quarto uomo segnala 6 minuti di recupero. L’Agropoli prova a gettarsi in avanti con la forza della disperazione: al 95′ ultimo tentativo di Capozzoli su punizione, ma la sfera termina inesorabilmente sul fondo. La partita però, non cambia più, sino al fischio finale. Finisce una stagione veramente stregata per i cilentani. I delfini non riescono a centrare la promozione in quarta serie, dopo aver avuto l’occasione di farlo nell’ultima giornata di campionato (lì ci si mise il guardalinee di Virtus Avellino- Sorrento) e nello spareggio al Partenio contro il Sorrento, oltre che nella doppia sfida con il Castrovillari. Una stagione che si chiude con grande amarezza per i tifosi dell’Agropoli e che non meritava questo epilogo. Purtroppo, il calcio a volte è uno sport crudele.

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