Campagna anticendi: attenzione anche al territorio del Parco

Katiuscia Stio

Si è tenuto giorni fa l’incontro, in Protezione Civile regionale, per la partenza della campagna AIB con le Comunità montane, gli operai forestali, e Uncem Campania.

« È in pagamento il decreto di liquidazione del saldo 2017 AIB, resta invariata la dotazione 2018 per gli Enti delegati. Verrà inviata a breve la nota di riparto delle risorse, con il piano operativo approvato. Sottolineato il grande lavoro e la grande esperienza messa in campo dalle nostre Comunità montane» dichiara il presidente dell’Uncem Campania, Vincenzo Luciano. A breve partirà la formazione dei D.O.S. (ovvero Direttore Operazioni Spegnimento, è la figura che in un incendio boschivo dirige le operazioni di spegnimento ma principalmente dirige in sicurezza i mezzi aerei presenti. Solitamente viene assegnato in caso di richieste di mezzi aerei o nell’eventualità che in un rogo vi siano tante squadre da dover gestire. Prima dello scioglimento del Corpo Forestale dello Stato, in quasi tutte le regioni, la funzione di D.O.S. era attribuita al Corpo Forestale ed a personale di Enti competenti mentre nei casi di incendi si interfaccia al corpo dei Vigili del Fuoco, dove il D.O.S. è chiamato R.O.S. – Responsabile Operazioni Spegnimento). L’intera organizzazione dovrebbe essere sul campo a fine mese, per una campagna anti incendio che si speri superi le difficoltà straordinarie incontrate l’anno scorso.

« Bisogna concorrere ad un sistema di protezione civile che ci vede impegnati tutto l’anno nella difesa dei nostri territori, con il forte protagonismo dei nostri Enti montani- continua il presidente Luciano- Quindi agenti di Protezione Civile, capaci d’intervenire non solo sulla lotta attiva contro gli incendi boschivi, ma anche su ogni calamità come frane, smottamenti, emergenza neve, esondazioni, ecc. Con squadre preparate e pronte per queste emergenze. In questo facciamo parte del sistema regionale di protezione civile, ovviamente, come Uncem Campania, ho richiesto risorse aggiuntive, formazione, mezzi ed equipaggiamenti idonei. Queste sono le nuove funzioni di cui parla la legge nazionale e regionale, è in atto un percorso virtuoso di difesa dei nostri territori, con il protagonismo dei nostri Enti di prossimità».
– Giorni fa il presidente dell’Ente Parco NCVDA, Tommaso Pellegrino, durante un convegno, ha esternato la propria preoccupazione sull’area cilentana, se si verificasse un grosso incendio ci si troverebbe nella difficoltà di uomini e mezzi.

« L’area del Parco è stata fortemente attenzionata nell’incontro tenuto a Napoli. Le Comunità Montane saranno, come sempre, in campo con loro uomini e mezzi. Lì in quell’area abbiamo(presso la C M Gelbison Cervati) una sala radio tra le più sofisticate capace di interagire appena viene intercettato anche un primo segnale d’incendio. Al Presidente Pellegrino, sempre attento a tale problematiche, ricordo che abbiamo un “protocollo d’intesa” per rafforzare la collaborazione tra le CC. MM. e il Parco. Sono destinatari anche di qualche risorse per la lotta agli incendi, che potrebbero essere messe a disposizione delle CC. MM. dell’area del nostro Parco Nazionale, per migliorarne l’azione di contrasto. Accolgo le preoccupazioni e le sollecitazioni del Presidente Pellegrino, e concorderemo un incontro con i Presidenti delle CC. MM. dell’area parco per definire ulteriori strategie utili a contrastare al massimo l’azione di prevenzione e spegnimento» conclude Luciano.

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