Intervista al dott. Carmine Santangelo presidente Ordine Dottori Commercialisti Esperti Contabili di Vallo della Lucania

Comunicato Stampa

L’ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Vallo della Lucania e della Provincia di Salerno organizzano, per la giornata di sabato 9 giugno, una giornata di studio sulle nuove opportunità turistiche del territorio. Ne parliamo con Carmine Santangelo, presidente dell’Ordine Dottori Commercialisti Esperti Contabili di Vallo della Lucania

Perché il secondo convegno sul turismo?

Perché il nostro territorio ha una vocazione naturale al turismo e non ne ha altre predominanti. Noi Professionisti del settore economico siamo legati alle aziende, turistiche e non, questo periodo di recessione economica ha visto ridotti notevolmente anche i nostri redditi, siamo professionisti specializzati con le giuste competenze  e dobbiamo contribuire allo sviluppo del territorio anche nel nostro stesso interesse anche sostituendo chi dovrebbe farlo !

Crede in uno sviluppo del territorio attraverso il turismo?

SI. Ma non sono io a dirlo, potrei essere considerato poco attendibile! Un gruppo di lavoro degli Ordini dei Dottori Commercialisti della Provincia di Salerno da 18 mesi continua uno studio iniziato molto prima da Confindustria Turismo e ritiene il Cilento un territorio “vergine” dal punto di vista turistico suscettibile di un grande sviluppo turistico se guidato da un’unica regia, un unico progetto turistico in cui si uniscono le forze, ma soprattutto le idee . E’ questo lo scopo del convegno.

Di che tipo di sviluppo turistico si tratta?

Partiamo dai dati di un’altra ricerca condotta da Travel Appeal di Trento nel 2016 attraverso i principali motori di ricerca in merito alle strutture ricettive del Cilento . Essa svela che il Cilento è molto gradito ai turisti, 86,8% su una media italiana del 84,1% . Il dato è risultato dell’analisi di 485 strutture ricettive del territorio cilentano di 14 comuni e dell’analisi di 25.908 contenuti dentro i quali sono state rilevate 145.256 opinioni espresse su diversi aspetti riguardanti l’esperienza di soggiorno. Allora se c’è la domanda di turisti italiani e stranieri perché non incrementare l’offerta? Saremmo degli sciocchi a non farlo.

Come la mettiamo con la carenza di strutture alberghiere?

Importante il dato registrato nella ricerca  in merito al confronto tra le strutture ricettive alberghiere e quelle extralberghiere utile a fornire indicazioni in merito al turismo nel Cilento. Le casa vacanze del Cilento, ma anche i Bed and Breakfast come gli agriturismi etc. sono più apprezzati rispetto al comparto alberghiero. Il sentiment positivo della ricettività extra-alberghiera, infatti raggiunge l’88.5% . Tra le categorie più apprezzate dell’extra-alberghiero rientrano la pulizia e l’accoglienza che superano il 94% di sentiment positivo. Per quanto riguarda gli hotel e in generale la ricettività alberghiera il fattore maggiormente apprezzato è la posizione. Le maggiori criticità registrate per le strutture ricettive cilentane riguardano i costi e l’uso di internet.

Le differenze più importanti tra alberghiero e extra-alberghiero si registra per la percezione delle camere e dei servizi che sono la punta di diamante dell’offerta extra-alberghiera. Tali elementi confrontati con l’offerta alberghiera creano la differenza più grande. Unico punto a favore dell’offerta alberghiera nei confronti del comparto extra-alberghiero è rappresentato dalla percezione dei costi. Pertanto non abbiamo bisogno di grandi investimenti ma di piccole strutture con la vocazione alla crescita.

Chi visita il Cilento?

Coppie e famiglie poi i gruppi.  Gli ospiti più soddisfatti risultano gli Inglesi, seguiti dagli italiani e quindi gli svizzeri. I turisti “meno” soddisfatti della proposta ricettiva cilentana sono i francesi e i tedeschi che comunque hanno lasciato recensioni al di sopra dell’80% di sentiment positivo.

 Conclusioni?

La reputazione delle strutture ricettive è molto utile per comprendere le dinamiche del turismo nel Cilento. Il report può fungere da spunto per migliorare la propria offerta ricettiva a seconda delle criticità registrate e le eccellenze messe in rilievo. Non stupisce il fatto che le recensioni siano per la maggior parte rilasciate nel periodo estivo. Non si può gestire una struttura turistica da soli, occorre associarsi, coinvolgersi e pretendere aiuto dalle istituzioni ispirandosi a modelli si successo quali quello Trentino e della costa Adriatica. In alternativa resteremo piccoli e vulnerabili destinati all’insuccesso.

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