Lustra: allarme furti nei cimiteri

Arturo Calabrese

Sono tanti i casi di furti nei cimiteri dove a fare gola sono vasi, portavasi, cornici ed altri orpelli delle lapidi realizzati in rame. L’ultimo in ordine cronologico è avvenuto nei due luoghi sacri di Lustra, quello del capoluogo e quello della frazione di Rocca Cilento.

Malviventi, la cui identità è ovviamente sconosciuta, hanno fatto visita ai cimiteri derubando le sepolture di tutti gli ornamenti in rame che i parenti dei defunti hanno dedicato alla memoria dei loro cari estinti. Il metallo è molto prezioso a causa della possibilità di impiegarlo in numerosissimi settori data la sua alta duttilità, il fatto che sia un ottimo conduttore di elettricità e calore, la sua durata nel tempo. Gli oggetti in rame, ma anche fili e tubi, vengono venduti al mercato nero dove la richiesta è sempre molto alta per poi essere sciolti e quindi riutilizzati. Tali caratteristiche sono conosciute fin dall’antichità tant’è che il rame è ritenuto essere il metallo più usato nella storia dell’umanità.

Quanto accaduto nel borgo cilentano lascia sgomenta la popolazione ma il furto sacrilego non è una novità per Lustra: qualche anno fa dei ladri entrarono nella cappella del cimitero consacrata a Santa Maria Vetere dalla quale vennero trafugati diversi ornamenti preziosi dell’altare. Nonostante ciò il luogo sacro non gode di alcuna sorveglianza e il cancello di entrata rimane sempre aperto, lasciando le tombe alla mercé di tutti anche di notte. Se questo ingresso venisse chiuso, però, il cimitero lustrese rimarrebbe ugualmente esposto a furti: è impossibile infatti chiudere un secondo cancello in quanto una frana che sta interessando da tempo il sepolcreto ne ha precluso il funzionamento. Una situazione difficile dove non viene rispettata la sacralità del luogo e il riposo dei defunti.

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