Rutino: le campane della Chiesa di San Michele restaurate

Arturo Calabrese

Le campane sono tornate al loro splendore e potranno nuovamente modulare le melodie per cui erano state concepite. Erano i primi anni ’90 e l’allora parroco di Rutino, don Ilario Dichiera , decise di installare nel campanile della chiesa di San Michele Arcangelo un particolare congegno per molteplici musiche. Oggi il restauro, effettuato da tecnici specializzati, è stato reso possibile dai gettoni di presenza di alcuni ex consiglieri comunali. Sono le indennità di Alessia Pizza , Angelo Volpe , Giuseppe Tardio , Giuseppe Voria , Graziano Gallo, Michele Ferraro e Pasqualino Tardio , relative agli anni 2011-2016 e finora rimaste nelle casse del Comune. Hanno deciso di devolverle per le campane, che non svolgevano a pieno la propria funzione da oltre 7 anni.

Le campane di San Michele Arcangelo rappresentano una particolarità nel comprensorio cilentano: sono le uniche rientranti nel cosiddetto “concerto a 6 campane”. Il lungo malfunzionamento era dovuto alla mancanza di manutenzione, di vitale importanza per i meccanismi, ma anche a problemi meccanici, ora tutti risolti. I tecnici hanno provveduto con perizia al rifacimento del quadro elettrico, alla sistemazione dei tele-battenti, all’installazione del freno motore sulla campana grande e alla riprogrammazione delle suonate. «I gettoni di presenza li abbiamo sempre lasciati al Comune – spiegano i consiglieri benefattori – ma ora ci sono stati liquidati e li avevamo a disposizione. È stato un gesto semplice, quelli non erano soldi nostri ma della comunità che abbiamo amministrato in passato ed è giusto che con quei gettoni si sia restituito ad essa un patrimonio che storicamente le apparteneva. Un qualcosa di doveroso, fatto con amore e passione».

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