Sanità, De Luca soddisfatto: “C’è stato un cambio di passo”, ma nel Cilento e Diano ancora criticità

Redazione Infocilento

«Sulla sanità dobbiamo riconoscere che c’è stato un cambio di passo con l’attuale governo regionale». Vincenzo De Luca esalta il lavoro fatto nell’ambito della Sanità nell’ambito deli «Stati generali della sanità» voluti al Cardarelli per fare il punto di quanto realizzato a metà del suo mandato.

«Noi presentiamo i fatti dopo due anni e mezzo alla guida della Regione e nove mesi da commissario – ha detto il governatore della Regione Campania – Entro il 2018 chiudiamo la partita dei debiti pagando i fornitori e andando a transazione con la sanità privata».

Da Palazzo Santa Lucia hanno fatto sapere di aver aumentato i livelli essenziali d’assistenza da 106 (quando la Campania era ultima in Italia) a 160 punti, ancora sotto la media nazionale ma almeno in risalita. Un obiettivo raggiunto abbassando il numero dei parti cesarei dal 46% al 36%, riuscendo a operare quasi la metà delle fratture al femore in 48 ore, mentre nel 2015 avveniva solo nel 26% dei casi, arrivando al 95% delle vaccinazioni, mentre tre anni fa si era all’82% «vicini alla soglia di rischio».
Soddisfazione anche per il nuovo piano ospedaliero: «eravamo fermi al 2010, a quello che prevedeva la chiusura di tutti i pronto soccorso a Napoli trasformando quello del Cardarelli in un’emergenza perenne». De Luca non ha mancato di sottolineare di aver risolto il problema delle barelle al Cardarelli, di aver riaperto i pronto soccorso di Giugliano, Frattamaggiore, Agropoli, Roccadaspide, Pozzuoli, allargato quello del Pellegrini e recuperato quello del Cto. Ulteriore passaggio ha riguardato le assunzioni: l’autorizzazione riguarda 1800 dipendenti, 800 dei quali precari già assunti. Infine il punto sui fondi per l’edilizia: 170 milioni già sbloccati, il piano di interventi da 1,2 miliardi con cinque ospedali completamente nuovi (Giugliano, Nola, Costiera sorrentina, Salerno e Sessa Aurunca). In più 350 milioni per acquistare tecnologie.

A far da contraltare agli annunci di De Luca una situazione che resta comunque critica in alcune zone della regione. Nel Cilento, dall’ospedale di Vallo della Lucania, più volte sono stati lanciati allarmi per le criticità che la struttura, carente soprattutto di personale. Problemi simili anche a Polla. Ad Agropoli, invece, si attende il potenziamento promesso dal direttore generale dell’Asl Salerno Antonio Giordano, ma da indiscrezioni pare che il nosocomio beneficerà soltanto di un potenziamento estivo. Infine ci sono i problemi avvertiti dall’utenza per i tempi, ancora lunghi, delle liste di attesa.

Eppure De Luca è convinto che tutto proceda positivamente: «Abbiamo riconquistato credibilità con i nostri interlocutori romani – incalza De Luca – A fine anno possiamo chiedere l’uscita dal commissariamento nella sanità che è un’umiliazione che dura da dieci anni, la certificazione della nostra totale incapacità amministrativa del passato, quando avevamo sei miliardi di debiti, e di irresponsabilità verso i nostri concittadini».

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