Ottima la stagione della Gelbison, mentre i tifosi si interrogano sul futuro

Bruno Marinelli

Nonostante la sconfitta maturata nell’ultimo turno al Vallefuoco di Mugnano contro il Portici, la Gelbison ha concluso sabato scorso una stagione di spessore che ha consentito la salvezza con molte giornate di anticipo sulla conclusione del torneo di Serie D. L’abbiamo scritto e detto dappertutto, il tecnico De Felice è stato tra i grandi artefici dei successi della formazione vallese, dato che si è reso protagonista in grado di plasmare un gruppo estremamente giovane, (23,8 l’età media della squadra) sapendo però costruire il campionato secondo una disciplina tattica a tratti quasi rigorosa, riuscendosi a farsi rispettare da tutti i componenti della squadra. Hanno offerto un valido contributo all’ex tecnico del Madrepietra Daunia, anche i veterani della rosa, su tutti Damiano Manzillo. Stagione monstre quella del capitano, che è divenuto davvero il grande leader della squadra, confermando la sua già grande crescita della scorsa stagione con Pepe in panchina, addirittura implementandola con la realizzazione di ben 10 reti, suo record personale assoluto in carriera, per quanto riguarda i gol segnati in una singola annata calcistica. Numeri che gli sono valsi il primo posto nel premio Primula d’Oro di Infocilento, con i lettori del sito che gli hanno tributato un giusto omaggio nella categoria sport. In questo campionato 2017-2018 la vittima preferita di Manzillo è stato l’Acireale, formazione alla quale ha rifilato tre reti (una alla prima giornata di campionato con un bel tiro dalla distanza), due al ritorno al Morra. 6 reti su 10 sono arrivate quando la Gelbison giocava in casa (contro Cittanovese, Ercolanese, Palmese, Sancataldese, Roccella ed appunto Acireale), le restanti sono state realizzate in trasferta. Importante sottolineare come i gol di Manzillo abbiano portato ben 21 punti alla causa rossoblù sui 47 totali, soprattutto grazie alla precisione chirurgica nei tiri dal dischetto, nemmeno un errore dagli 11 metri per l’ex giocatore del Sapri. In questa stagione ha funzionato alla perfezione il modulo 3-5-2, ma una menzione va attribuita anche al portiere D’Agostino, che con i suoi interventi ha salvato la formazione rossoblu in molte partite, lui che fu l’eroe della stagione 2015-2016 quando nel playout decisivo con la Leonfortese parò il decisivo calcio di rigore che impedì la retrocessione in Eccellenza della squadra vallese. La difesa della Gelbison anche se quest’anno era priva di un grandissimo giocatore come D’Orsi, ha tuttavia retto piuttosto discretamente con i buoni innesti nel mercato di riparazione di De Angelis in primis e poi anche di Cipolletta. Il reparto che ha funzionato al meglio però, è sicuramente quello del centrocampo. Uliano ha dimostrato di che pasta era fatto in cabina di regia, realizzando 5 reti. D’altronde parliamo di uno dei migliori giocatori del campionato nel suo ruolo, con esperienze anche in Lega Pro con le maglie di Monza e Mantova. Assieme a lui è funzionata benissimo la cerniera Cammarota – Fabrizio De Luca, un bel mix di esperienza e gioventù che ha retto anche in gare apparse difficili. Sugli esterni è stata la stagione del rilancio di Mejri, mentre anche Mustone si è fatto spesso notare anche in chiave realizzativa. Se c’è un piccolo difetto che possiamo trovare alla Gelbison di questa stagione, tuttavia, va attribuito al reparto offensivo. La squadra vallese ha realizzato appena 36 gol in tutto il campionato, piuttosto poco. Nel girone di ritorno ha fatto discretamente Tandara, realizzando tre reti, anche se nelle valutazioni va annotato come ormai Fabio De Luca sia stato poco impiegato e Passaro non abbia praticamente mai giocato per un infortunio che lo ha tenuto fuori per quasi tutta la stagione. Il cammino della Gelbison è stato nel complesso abbastanza similare tra gare in casa ed in trasferta: 26 punti al Morra (soltanto 3 sconfitte) e 21 in trasferta dove sono arrivate 5 vittorie, due delle quali contro Troina e Nocerina, formazioni a lungo al vertice del campionato.

Nonostante l’ennesima buona stagione, i tifosi rossoblù in questi mesi si stanno interrogando su quello che dovrebbe essere il futuro societario. La presidenza Mainente infatti, ha annunciato già da tempo le dimissioni assieme a tutto il direttivo ed ora si è aperta la caccia al successore. Il massimo dirigente della Gelbison ha dichiarato che entro 10 giorni dovrebbe conoscersi il nome del prossimo proprietario della società, con il quale le trattative paiono essere a buon punto, anche se sono varie le cordate cilentane, a detta di Mainente, interessate a rilevare la Gelbison. Un impegno totalizzante quello alla presidenza della società rossoblu, che il patron si è detto non più in grado di reggere. E’ anche e soprattutto alla squadra dirigenziale che vanno attribuiti i meriti del caso, permettendo in ogni stagione l’iscrizione al campionato, rispettando puntualmente le mensilità negli stipendi e costruendo discrete squadre dal punto di vista tecnico. L’auspicio di tutti i tifosi vallesi è quello di poter ripetere i fasti della presidenza Mainente, sperando che le nubi sul futuro si dipanino presto, come promesso.

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