Droga nel centro accoglienza di Palinuro, Psi: no alla chiusura, necessario intervenire per contrastare il fenomeno”

Redazione Infocilento

È di qualche giorno fa la notizia che accostava un centro d’accoglienza per migranti sito a Palinuro ad una piazza di spaccio e prostituzione. Qui è stato eseguito un blitz dei carabinieri che ha portato all’areresto di una immigrato responsabile dello spaccio di droga. Se la Lega di Pisciotta ha chiesto la chiusura del centro, il Psi di Camerota è di tutt’altro avviso. Pur ammettendo che “Ciò che è emerso dall’inchiesta è assolutamente condannabile e inaccettabile”, il gruppo politico ritiene necessario intervenire per frenare il fenomeno.

“Crediamo che tutta la classe politica del nostro territorio, la quale ha ben presente ciò che accade nelle nostre strade giornalmente, si debba domandare come si può intervenire per risanare queste falle culturali che attanagliano le fasce sociali più deboli, e non semplicemente recriminare – fanno sapere – Crediamo fermamente che la risposta ad una escalation dell’uso di sostanze stupefacenti non sta nel chiudere un centro d’accoglienza. La classe politica, al contrario, dovrebbe interrogarsi su come, attraverso attività sociali, sportive, scolastiche ed educative, si possano sensibilizzare le nuove (e vecchie) generazioni su tematiche quali l’uso e l’abuso della droga, in modo da contrastare il fenomeno a monte e non a posteriori, facendo in questo modo calare la domanda e, quindi, contrastare l’offerta”.

“La domanda che è nostro compito porci è Dove lo Stato ha fallito?” evidenziano dal circolo Psi, condannando le accuse della Lega.
“Se il reato c’è, come emerso dall’inchiesta, è giusto che chi ha commesso un reato paghi – fanno sapere – Ma un partito politico, piuttosto che chiedere la chiusura di un centro di accoglienza e cercare di far passare il messaggio che tutto lo spaccio che da anni colpisce il nostro basso Cilento sia da attribuire ai migranti, dovrebbe porsi le giuste domande su come intervenire direttamente sugli avventori sensibilizzandoli grazie ad attività sociali ed educative, non reprimendo”.
Il problema dell’abuso di sostanze stupefacenti c’è ed è presente da anni – concludono i socialisti – Per risolverlo abbiamo innanzitutto il dovere di dismettere i panni di politici ed evitare propaganda ipocrita, cercando, in sinergia, modalità di intervento su tematiche delicati che stanno sempre più coinvolgendo le fasce minorili e deboli delle nostre comunità”.

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