Agropoli, turisti trattati come “zingari”: delusi da questa città

Redazione Infocilento

AGROPOLI. Li chiamano camperisti, quasi fosse un termine dispregiativo, ma altro non sono che turisti, gruppi di vacanzieri che anziché spostarsi in auto o moto e soffermarsi in strutture ricettive, utilizzano la loro casa a quattro ruote. Vi sono centri in cui questi raduni vengono favoriti, perché capaci di movimentare l’economia del posto. E’ il caso, senza andare troppo lontano, di Sant’Angelo a Fasanella e di altri comuni dell’area degli Alburni e del Calore dove sono stati stipulati appositi accordi per favorire questa forma di turismo.

Altrove viene osteggiato. Così ad Agropoli dove l’atteggiamento di alcuni camperesti ha determinato una vera e propria ostilità nei loro confronti da parte dei cittadini. In passato alcuni di loro hanno occupato abusivamente gli stalli per la sosta per diverse settimane, lasciato ovunque rifiuti e messo in essere altri comportamenti al limite dell’inciviltà. Pensare di etichettare tutta la categoria come incivili, però, rischia di essere controproducente. Eppure è quanto sta accadendo, con i social teatro della rivolta. Motivo del contendere la sosta dei camper prima in piazza Mediterraneo (ex piazza Mercato) e poi nel parcheggio dell’area fornace, da poco divenuto a pagamento. Si trattava di un gruppo di persone intenzionate a visitare Agropoli, le quali hanno affollato i locali della zona e fatto delle visite guidate con delle guide turistiche durante il ponte del primo maggio.

Difficilmtente, però, lasceranno buone recensioni della città, non solo per lo stato in cui l’hanno trovata ma soprattutto per il modo in cui sono stati accolti. Una volta parcheggiati i mezzi in piazza Mediterraneo, area indicata dal comune come libera sosta per i camper, si sono sentiti chiamare “zingari”. Rammaricati hanno contattato i vigili urbani che per stemperare la tensione hanno invitato i camperisti a lasciare l’area del cineteatro e a trasferirsi dinanzi l’Eurospin, all’altro lato della strada. Nonostante l’autorizzazione dei caschi bianchi a parcheggiare è scoppiata la rivolta dei social che hanno individuato in quel gruppo di turisti i soliti incivili intenti di occupare abusivamente il parcheggio. Una brutta vicenda che i vacanzieri, trattati come profughi, non hanno apprezzato. Sono quindi andati via delusi.

Spetterebbe all’amministrazione comunale gestire al meglio la sosta dei camper, favorirne l’accoglienza indicando i luoghi pubblici e privati dove parcheggiare e far sì che vi siano controlli contro gli indisciplinati, come avviene negli altri comuni al fine di evitare che situazioni simili si ripetano.

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