Spettacolare spiaggiamento a Casal Velino: litorale invaso da lumache

Redazione Infocilento

Spettacolare e inconsueto spiaggiamento a Casal Velino dove l’arenile si è ricoperto di “strane” creature bianche e fucsia con la conchiglia a spirale.

Un fenomeno che ha spiazzato i lupi di mare. In realtà si tratta di semplici lumache marine. «Questi esseri, spiegano gli esperti vivono sulla superficie, e non sono in grado di “nuotare”. Per galleggiare producono una schiuma che si solidifica, formando una “zattera”. Si vede solo quando ci sono le velelle, chiamate anche barchette di San Pietro, in genere tra aprile e maggio. La Janthina si nutre di velelle. Meduse non urticanti mangiate persino dalle sarpe, che sono erbivore».

Attaccata alla “zattera”, nella parte sottostante, quella che sta perennemente “a bagno”, «la Janthina Janthina depone le uova. Alla schiusa delle larve, però, si perdono le tracce». Una lumaca di mare che non vive a contatto con il substrato, conduce vita pelagica, in alto mare, e si fa trasportare dalle correnti e dal moto ondoso.

La Janthina riesce a mantenersi sulla superficie marina grazie alla capacità del suo piede di secernere una sostanza vischiosa che, a contatto con l’acqua, indurisce formando numerose bollicine d’aria. Tante, tantissime, perché devono consentirle di “galleggiare”. Una specie che si sposta anche in gruppi composti da un numero elevatissimo di esemplari, seguendo la corrente. È un mollusco cieco e, data l’esilità della conchiglia, la sua unica protezione è rappresentata dalla capacità di emettere un debole schizzo di liquido viola, simile a quello dei molluschi più evoluti.

Nelle scorse settimane simili esserini erano stati segnalati anche a Capaccio Paestum ed Agropoli. La comparsa in forma così massiccia nel Cilento è evento eccezionale e, dicono gli esperti, «legato, appunto, alla presenza delle velelle che, nelle ultime settimane, hanno coperto le spiagge». Non ci sono correlazioni provate tra il maxi-spiaggiamento di Janthina Janthina e i cambiamenti climatici o il riscaldamento dell’acqua e non esistono studi di lungo periodo su questa specie.

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