CAGGIANO. Il comune è pronto ad aderire al bando pubblicato dalla ”Fondazione con il Sud” che si occupa della valorizzazione dei ”beni comuni” del Mezzogiorno nell’ottica del potenziamento delle opportunità di sviluppo locale. Questo è rivolto a tutti gli enti locali ed ai privati proprietari di immobili inutilizzati e non affidati, di comprovato interesse storico-artistico che potranno essere beneficiari di un finanziamento. Di qui la decisione dell’Ente di candidare la riqualificazione del Palazzo Bonito-Oliva Morone.
In caso di positivo esito della procedura di assegnazione, si prevede la stipula di un accordo comune-Fondazione con un atto della durata almeno decennale.
L’edificio, che sorge al centro del comune valdianese, è intitolato alla famiglia del critico d’arte, saggista e scrittore Achille Bonito Oliva, nativo di Caggiano, che nel 1993 fu curatore della Biennale di Venezia. Riguardo al legame con il suo paese natale, ebbe modo di dichiarare: ”Le mie radici sono nel Vallo di Diano. Io ero il primo di nove figli, i primi sei nati a Caggiano, dove abbiamo ancora il palazzo di famiglia. Caggiano si trova a 875 metri sul mare, al confine con la Lucania. È un paese tipicamente legato alla rendita agraria e all’emigrazione. L’economia è basata sulla produzione di olio, grano e noci, visto che non è possibile uno sfruttamento intensivo della terra. Ho vissuto in quei posti fino ai dieci anni di età, e anche quando ci siamo trasferiti a Napoli, ho passato molte lunghe e arrovellate estati “deportato” a Caggiano. Mi sentivo spaesato e avevo una terribile nostalgia del mare di Napoli e dei miei amici. Erano tre mesi di isolamento, intriso di silenzi, in questa piccola torre eburnea. Mi trovavo di fronte a un’eternità estiva.”