Boato nei cieli del Cilento, le testimonianze: “E’ stato terribile i vetri si sono infranti”

Ernesto Rocco

AGROPOLI. «E’ stato terribile: all’improvviso ho avvertito un forte boato, poi ha tremato tutto. I vetri delle finestre si sono infranti e dei quadri sono caduti dalla parete». E’ questo uno dei tanti racconti di quanto accaduto ieri pomeriggio nel comprensorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Alle 16.22 due caccia Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno rotto il muro del suono provocando un forte rumore avvertito nel raggio di oltre 50 chilometri. Chi si trattasse di un fenomeno dovuto a due aerei non è stato subito chiaro. La gente ha pensato si trattasse di un’esplosione e si è riversata in strada; in molti hanno preso d’assalto i centralini delle forze dell’ordine, altri hanno contattato amici e familiari per sincerarsi delle loro condizioni.

Fino a quando l’aeronautica militare non ha chiarito la provenienza di quel fragore nel cielo, si sono vissuti attimi di smarrimento. Paura soprattutto nell’alto Cilento dove il fenomeno si è vissuto con maggiore intensità. In alcune abitazioni tra Agropoli e Capaccio Paestum si sono registrati anche danni, per fortuna non gravi: vetri rotti e quadri caduti dalle pareti. «I boati sono stati avvertiti nettamente – ha confermato il sindaco di Agropoli Adamo Coppola – dopo aver sentito la Protezione Civile posso confermare che non ci sono problemi per la popolazione. Noi comunque abbiamo attivato immediatamente i controlli per verificare che non ci fossero danni».

Solo dopo circa due ore dal fenomeno è arrivata la conferma ufficiale dell’Aeronautica militare: «Due caccia sono decollati alle 16.20 per identificare un velivolo in transito nello spazio aereo italiano con il quale si erano interrotte le comunicazioni da terra. L’intercettazione è avvenuta in prossimità di Trapani e si è accertato che non si trovava in condizioni di emergenza o pericolo». «Per ridurre i tempi di intervento – hanno aggiunto da Roma – i due Eurofighter sono stati autorizzati al volo supersonico». Questo significa che hanno superato la barriera del suono intorno ai 1200 chilometri orari. Le onde d’urto generate da questo tipo di volo hanno provato il rumore percepito dall’orecchio come quello di un’esplosione.

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