Comunali Giungano, Maria Assunta Di Marco raccoglie la sfida: sarà candidata contro Orlotti

Paola Desiderio

Donna e capaccese: sono le prime due cose che notiamo quando Maria Assunta Di Marco ci spiega che sarà a lei a contendere al sindaco facente funzioni Giuseppe Orlotti l’incarico più alto del Comune di Giungano. Donna, perché nonostante siamo nel 2018, le donne in politica sono ancora troppo poche, tanto che c’è voluta una legge apposita per garantirne la presenza nelle liste. E capaccese, perché l’attuale sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, prima di approdare alla guida della Città dei Templi, è stato per tre mandati sindaco di Giungano. Ma lei precisa subito: «Entrambi i miei genitori sono originari di Giungano. Anche se vivo a Capaccio, conosco tante persone e ci ho vissuto da bambina». Ispettore del lavoro, 43 anni, ha deciso di accettare quella sfida che appena un anno fa, quando le comunali si tenevano nel suo comune di residenza, aveva rifiutato. Perché più di un candidato le aveva offerto un posto in lista. A un anno di distanza la voglia di mettersi in gioco è cresciuta, sospinta anche da chi ha voluto con forza la sua candidatura: «Molte persone di Giungano me lo hanno chiesto. – spiega – Hanno voluto la mia candidatura per contrastare il gruppo politico capeggiato da Palumbo. C’è un malcontento generale per la politica fatta alla vecchia maniera». In concreto la proposta è arrivata dal gruppo politico che fa capo ad Antonio Di Napoli che ha avuto non poche difficoltà a individuare la persona giusta da contrapporre a Giuseppe Orlotti, vicesindaco di Giungano che ha preso il posto di Palumbo dopo le sue dimissioni. E che di conseguenza, prevedibilmente, dalla sua avrà proprio il sostegno dell’ex sindaco. Ma tutto questo non scoraggia Maria Assunta Di Marco, anzi. «A Giungano sono state fatte delle opere pubbliche, ma sono cattedrali nel deserto perché il paese si sta spopolando, i giovani vanno via. Bisogna fare in modo, invece, che restino, e creare le condizioni per dare impulso all’economia e far rifiorire le tradizioni. A Giungano manca l’occupazione. Anche se è un Comune piccolo ci sono tanti problemi da affrontare e tante cose che si possono fare. Io mi sento pronta per farlo».

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