Sapri, comitato di genitori: no a strumentalizzazioni sul Piano di Zona

Redazione Infocilento

“Continueremo a vigilare”

SAPRI. Dopo le tante polemiche sul Piano di Zona S9 da parte delle rappresentanze politiche, ora scendono in campo i genitori dei bimbi disabili, coloro che quotidianamente usufruiscono dei servizi.

“Abbiamo sempre combattuto a viso scoperto le nostre battaglie senza ricorrere a intermediari con dignità, senza elemosinare o confondere un diritto con altro”, evidenziano da un comitato in cui si sono costituiti. “Essere genitori di bimbi disabili comporta la capacità di saper distinguere ciò che è giusto da ciò che è utile, capacità non riconosciuta a molti – aggiungono – I nostri figli non sono merce di scambio ed è nostra precisa intenzione evitare ogni forma di strumentalizzazione politica dei loro bisogni”.

Secondo i genitori il piano di zona deve avere delle finalità ben precise e loro sono pronti a “combattere affinché i servizi vengano garantiti”. Si chiede, in particolare, continuità terapeutica, qualità dell’assistenza, interventi diversificati in base agli effettivi bisogni.

“Ad oggi usufruiamo di un sistema misto che non prevede nessun contributo ad personam – precisano dal comitato – Continueremo a chiedere con forza servizi e mai contributi e continueremo a farlo in modo silenzioso, senza personalismi, nel solo interesse dell’unico soggetto protagonista di questa spiacevole ed anche troppo lunga ricerca di santi e peccatori. Il Comitato genitori esiste e resiste e si pone come interlocutore propositivo in un’azione costante e duratura volta a risolvere le criticità che riguardano l’intero mondo delle disabilità”.

“Non spetta a noi il compito di giudicare l’azione dell’Ente Piano né le capacità della coordinatrice – proseguono – È doveroso da parte nostra costatare da parte della stessa la volontà di agire nel bene dei nostri figli”. “Continueremo a vigilare e lo faremo sempre non solo ad intervalli periodici che ad oggi ci sembrano quanto meno sospetti”, concludono dal comitato.

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