“Comune usato per anni, dati posti di lavoro ad amici e parenti”
Sistema di assunzioni con sospetto di irregolarità al comune di Agropoli, arriva l’interrogazione consiliare dei pentastellati. Nel prossimo consiglio comunale si parlerà di ameno 30 casi di assunzione sospette, l’accusa parte Consolato Caccamo, eletto tra le file del Movimento 5 stelle e membro dell’opposizione e forte di un corposo dossier acquisito negli ultimi mesi.
Dai primi giorni del proprio mandato Caccamo ha acquisito un rapporto a suo dire clientelare sulle assunzioni nella macchina amministrativa. Si parte con quelle avvenute nel 2013 all’Unione dei comuni con Agropoli comune capofila. Al tempo furono indetti due concorsi con procedura di mobilità obbligatoria mai espletate, rispettivamente come istruttore tecnico e istruttore amministrativo da circa 9 ore settimanali. Sempre come sostenuto da Caccamo, il personale vincitore del concorso, con delibera di giunta del comune di Agropoli, viene stabilizzato dall’Ente a tempo pieno ed indeterminato. Poco tempo dopo i funzionari ricevono un’estensione dell’orario lavoro e vanno in forze, per quelle ore integrative, di nuovo all’Unione dei Comuni.
“Da tempo denunciamo il sospetto di assunzioni clientelari, ovvero attraverso una volontà politica, esperendo attraverso una delibera di giunta, quindi è volontà del sindaco e degli assessori”. È lo stesso Caccamo a sottolineare il sistema vizioso: “L’Unione dei comuni è stata utilizzata come porta girevole per assunzioni di personale, assunto all’ente e poi viene dapprima smistato ai comuni che non hanno capacità assunzionale per saturazione. Una volta arrivato al comune gli impiegati sono stati stabilizzato è ritornato a lavorare per l’Unione dei comuni dalle 8 alle 12 ore integrative. Mi chiedo il motivo di un passaggio al comune se è necessario avere del personale all’ente sovracomunale, tradendo i principi di efficienza dell’Unione dei comuni”.
La procedura è sembrata al consigliere di minoranza alquanto sospetta visto che la mobilità parte con una richiesta fatta da una delibera di giunta a firma del Sindaco, in questo caso dell’ex sindaco Alfieri e viene recepita attraverso una delibera di giunta dell’Unione, sempre a firma del Presidente che in questo caso risulta essere lo stesso ex primo cittadino di Agropoli. Sotto la lente anche le assunzione fatte attraverso una società interinale: “qual è stato l’iter? Come ha acquisito i curriculum vitae? – queste le domande di Caccamo in merito – Il comune ha indetto un appalto di fornitura di servizi interinali, non sappiamo come questa società abbia selezionato il personale per Agropoli Servizi, quali siano stati i criteri di assunzione”.
Caccamo punta il dito anche sulle assunzioni avvenute all’interno della farmacia comunale: “Abbiamo chiesto chi fossero gli impiegati alla farmacia comunale ma non abbiamo ottenuto risposta. Abbiamo la certezza che anche in questo caso ci sono state delle procedure irregolari”. Nell’attesa dipende prossimo consiglio comunale Caccamo non le manda a dire, accusando un sistema che porterebbe solo danni ed inefficienze: “Il comune di Agropoli è stato usato per anni per il reddito di fratellanza, sono stati dati posti di lavoro anche ambiti ad amici e parenti, questo comporta ai cittadini il danno di non aver avuto la possibilità di concorrere ad armi pari per quel posto di lavoro pubblico, la beffa è l’inefficienza della macchina amministrativa”.