La donna Cilentana: i tratti di una storia antica

Emma Mutalipassi

Il volto della donna cilentana in una divinità etrusca

Il valore e i tratti della donna cilentana sono conformi alla terra che abita, il Cilento terra di monti e mare, di chiaro-scuri, vivace e ombrosa, dolce e aspra. Dagli studi  dell’archologo Astone risulta che La terra cilentana è da ricondurre a Cilens, divinità etrusca femminile alla quale gli etruschi attribuivano il presiedere dei tratti dei passaggi luce-ombre, giorno-notte e viceversa.

Allora ci appare Cilens in tutta la sua bellezza nei magnifici tramonti cilentani e nelle sue chiare albe. Affascinante pensare che questo movimentato territorio, tra montagne, colline, coste, mare, tra boschi ed assolate spiagge fosse dedicato alla Dea che presiedeva al passaggio luci-ombre. Sembra ritrovarsi in essa anche il carattere della donna cilentana.

Per secoli si è ritenuto che l’origine del nome derivasse da Cis-Alento, al di qua del fiume Alento, ma le ricerche di Fabio Astone, invece, vi ritrovano queste nuove radici. Molte le considerazioni che spingono lo studioso ad abbracciare la nuova tesi, infatti ritrovamenti archeologici confermano il collegamento alla cultura etrusca, gli stessi nomi di diversi centri cilentani sono riconducibili a nomi etruschi. Sulla base di tali considerazioni, il toponimo acquisisce un nuovo significato: la terra cilentana è dunque dedicata a Cilens che ne rispecchia il carattere movimentato e risalta l’indole operosa e tenace delle donne che vi abitano.

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