Capaccio: pullman in panne, scoppia la polemica. La ditta accusa il Comune

Antonella Capozzoli
Scuolabus

I residenti: “Nessuna sicurezza per i nostri figli”. Ma arriva la replica dal responsabile trasporti: ” polemiche strumentali”

Il servizio trasporti del Comune di Capaccio Paestum è, ancora, al centro di un’aspra polemica.

Protagonisti indiscussi i cittadini che, attraverso i portavoce del Movimento Cinque Stelle, hanno reso pubblica la scarsa, scarsissima funzionalità dei pullman su cui viaggiano i loro figli per andare a scuola.

“Gromola: Oggi è la terza volta che il pulmino del Comune trasporto Alunni resta in panne.  È sempre lo stesso” si legge sulla pagina social del Movimento, “Come già evidenziato un paio di anni fa, i pulmini del Comune sono ferri vecchi da rottamare. Non sono previsti nuovi acquisti. Siamo messi male”.

” Lo stesso” a cui si fa riferimento è lo scuolabus su cui, il 30 gennaio scorso, un bambino di Gromola è stato ustionato gravemente alla gamba a causa dello scoppio del tubo di riscaldamento. L’incidente aveva acceso i riflettori sulla criticità della situazione dei trasporti nel Comune ma, a distanza di un anno, sembra che nulla sia cambiato.

A fornire una versione diversa giunge, immediata, la replica di Carmine Astore, titolare della ditta “Astore Autobus” , responsabile del trasporto scolastico a Capaccio Paestum: “Non è vero che lo scuolabus si è fermato tre volte: l’autista è stato costretto a interrompere una sola volta, un’unica corsa, perché ha visto fuoriuscire del fumo a causa di un cavo andato in massa per l’acqua piovana. Il servizio, comunque è stato portato a termine: è arrivato un altro autobus che ha accompagnato gli studenti a scuola e a casa, senza creare disagi.”

Astore continua precisando che ” la ditta si occupa del trasporto, ma non della manutenzione, che è invece responsabilità del Comune che, oltretutto, ha  nei miei confronti delle pendenze da diversi mesi.”  Inoltre, aggiunge che ” sarebbe opportuno valutare lo stato delle strade che sono, ormai, divenute delle mulattiere, piene di fosse e dislivelli. Nei giorni scorsi” racconta il titolare ” uno scuolabus ha rotto una traversa e, per evitare di far intervenire il Comune – cosa che avrebbe allungato notevolmente i tempi – ho provveduto a mie spese a riparlarlo.”  “Chi ci accusa” conclude” lo fa per strumentalizzare: ho 21 dipendenti, lavoriamo al meglio per garantire un servizio ottimale a tutti i cittadini e non dobbiamo essere ritenuti responsabili per questioni che non ci competono.” 

Si attende, dunque, la replica dell’ Amministrazione, colpevole, secondo le accuse dei residenti, di non aver in alcun modo investito per tutelare chi ha più necessità di essere protetto: i bambini.

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